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Umbria, “riforme importanti” / Brega, “bilancio positivo”

Redazione

Umbria, “riforme importanti” / Brega, “bilancio positivo”

Disponibile a ricandidarsi / Legge elettorale al centro
Lun, 29/12/2014 - 14:35

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“Un mandato caratterizzato da riforme importanti, nonostante il periodo di crisi che ha segnato la legislatura, caratterizzandola con criticità sociali ed economiche importanti e rendendola senza dubbio la più complessa della intera storia dell’Umbria”. Così il presidente dell’Assemblea legislativa regionale, Eros Brega, ha introdotto la conferenza stampa di fine legislatura, svoltasi questa mattina a Palazzo Cesaroni. Insieme ai componenti dell’Ufficio di presidenza, Damiano Stufara e Andrea Lignani Marchesani (vicepresidenti), Fausto Galanello e Alfredo De Sio (consiglieri segretari), Brega ha tracciato le linee principali della IX legislatura, iniziata nella primavera del 2010.
Il bilancio – Il presidente Brega ha rilevato che “il bilancio politico del mandato è positivo, con un rapporto proficuo instauratosi tra Giunta e Consiglio e parametri positivi, come quelli sanitari, che fanno dell’Umbria un punto di riferimento nazionale. Più articolato il bilancio economico-finanziario, con un budget che si limita ormai alla sola gestione e le spese dei gruppi controllate e ridotte ben prima che la normativa nazionale lo imponesse. Le spese verranno ulteriormente contratte con la disdetta dell’affitto di Palazzo Donini (400mila euro) e ci sarà l’introduzione di un contributo di solidarietà a carico degli ex consiglieri che percepiscono il vitalizio. La politica umbra – ha inoltre rilevato – vede maggioranza e opposizione caratterizzate da un forte senso delle istituzioni e da una cultura di governo sana e consolidata. Numeri e leggi di questa legislatura parlano per noi e mettono in evidenza importanti riforme varate. Tra queste rientrerà quella della legge elettorale, su cui auspico che possa essere recuperata una condivisione ampia: l’Umbria, nella prossima legislatura, si troverà ad affrontare, con 10 consiglieri in meno, la sfida del riordino delle Regioni ed avrà bisogno di unità e di condividere un percorso che vada nella direzione della macroregione dell’Italia centrale. Una istituzione che comprenda tutti i territori tra Firenze e Roma ad esclusione delle due città metropolitane”.
Il nodo legge elettorale – Damiano Stufara ha rilevato che “la legge elettorale può rappresentare un grande problema, se verrà approvata con una maggioranza risicata. Quando si modificano le regole del gioco non si possono fare interessi di bottega e serve un consenso largo”.
Andrea Lignani Marchesani si è soffermato sulla “riduzione della potestà legislativa dell’Assemblea regionale, con gli atti principali approvati frutto delle proposte della Giunta. Il prossimo Consiglio regionale potrebbe essere l’ultimo che l’Umbria eleggerà e dovrà essere rivitalizzato nelle sue funzioni. Il superamento della legislazione concorrente sarà positiva anche se in questo modo i futuri eletti saranno dei consiglieri di area vasta e non dei legislatori. Soprattutto non dovranno essere dei parafulmini per il Governo nazionale: se servono sacrifici ulteriori dovranno essere i parlamentari a farsene carico, che sono stati nominati e non eletti”. Alfredo De Sio ha puntualizzato che “l’efficienza della Regione non si misura con il numero di leggi approvate. Anzi andrebbe proprio superata la potestà legislativa regionale, dato che le norme europee e nazionali sono più che sufficienti. L’Assemblea ha subito le riforme più che promuoverle, anche se i testi unici rappresentano un importante elemento di razionalizzazione e semplificazione. Il dibattito sulle macroregioni, sulla riduzione del numero dei consiglieri e sulla riforma delle Province è stato calato dall’alto e non è partito dalla Regione”. Fausto Galanello ha infine definito la IX legislatura “la più difficile della storia dell’Umbria, per effetto della crisi, delle tante vertenze aperte ed anche per l’offuscamento dell’immagine dell’istituzione tra i cittadini, a prescindere dai dati e dall’attività svolta. Da qui a maggio ci sono i tempi per recuperare un ampio consenso sulla modifica della legge elettorale, tra i gruppi politici ma anche nei territori. Un consenso da recuperare anche in vista del riordino delle Regioni, un processo decisionale a che molti territori, soprattutto quelli più marginali, chiedono di partecipare”.
La parte finale del mandato dell’Assemblea legislativa umbra “sarà caratterizzato da riforme importanti. L’unico rammarico – ha aggiunto poi Brega – è che sia ormai chiaro non sarà votata a grandissima maggioranza“. Il presidente ha quindi ricordato come ma prossima legislatura sarà caratterizzata da una diminuzione del numero dei consiglieri regionali che passeranno da 30 a 20.

“Politica sana” – In Umbria c’è una “politica sana sia sul fronte della maggioranza sia dell’opposizione“: lo ha sottolineato il presidente dell’Assemblea legislativa Eros Brega nella conferenza stampa di fine anno. All’incontro con la stampa hanno partecipato anche i membri dell’Ufficio di presidenza.
Ho ereditato – ha detto Brega – una cultura di governo importante. Ho poi contribuito a portarla avanti. Un atteggiamento – ha concluso – trovato anche nell’opposizione”. “Il mio futuro? Ho dato la disponibilità al mio partito per essere ricandidato“: il presidente dell’Assemblea legislativa dell’Umbria Eros Brega ha risposto così all’ANSA in merito a quanto farà al termine dell’attuale mandato. “Se lo riterranno opportuno – ha detto Brega – potranno ricandidare una figura come la mia che ha sempre rispettato le regole. Altrimenti potrò fare politica in altri modi senza alcun problema“.

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