“Le più alte barriere che si frappongono al successo delle imprese femminili sono rappresentate dalla difficoltà di reperire i mezzi finanziari, dalla mancanza di adeguata formazione e dalla sottovalutazione degli aspetti manageriali nella conduzione dell'attività. Le difficoltà che le donne incontrano nel corso della loro attività sono principalmente l'accesso al credito, la poca flessibilità, la poca innovazione e il riuscire a conciliare il lavoro con la vita familiare”. È quanto ha spiegato Margarita Mazzelli durante la due giorni (27 e il 28 giugno) di convegno sul tema ‘Microcredito e imprenditoria femminile: accesso al credito e lotta all'usura'. L'incontro è stato promosso e organizzato dalla Provincia di Perugia e dall'UPI – Consulta Pari Opportunità. All'apertura dei lavori Annina Botta Presidente del consiglio Provinciale di Perugia ha ricordato “Le istituzioni devono aiutare, informando e lavorando di concerto, le donne che hanno scelto di investire su se stesse senza mirare al solito posto fisso. Le loro difficoltà nell'aprire imprese sono rilevanti ma la loro riuscita è una vittoria per l'intera società”. “Facendo un'indagine – ha spiegato Piero Antonelli Direttore Generale dell'UPI – su come si muovono le province italiane per aiutare le aziende ad accedere al microcredito è emerso che si sta andando dalla parte giusta, ovvero le province si muovono per far crescere il tessuto sociale del territorio e le politiche di sviluppo. In questo c'è la volontà di non fare interventi a spot. Intervenire per formare e per far conoscere le insidie e i pregi del microcredito, rende l'intervento stabile”. “Come Provincia di Perugia – ha spiegato nel suo intervento Daniela Frullani assessore al Bilancio della Provincia di Perugia – stiamo lavorando per presentare legge regionale che possa migliorare l'accesso al credito delle piccole imprese. In particolare stiamo cercando di far modificare i limiti di età che impone la Legge sull'imprenditoria femminile. La microfinanza e il microcredito sono strumenti che i paesi europei stanno implementando per aiutare le piccole imprese. Viene da se che le istituzioni devono lavorare con gli istituti di credito per agevolare e implementare l'utilizzo di strumenti come crediti agevolati e prestiti d'onore perché questi, oltre a dare respiro alla piccola azienda, promuovono efficacemente lo sviluppo economico e sociale del territorio, favoriscono l'emersione del lavoro nero e la lotta all'usura.”
MICROFINANZA E IMPRENDITORIA FEMMINILE
Sab, 28/06/2008 - 15:40