La Terza Commissione di Palazzo Cesaroni ha espresso parere favorevole (5 sì e 4 astensioni) alla proposta di calendario venatorio presentata dalla Giunta regionale. Molte delle proposte di modifica presentate sia dai consiglieri del Partito democratico che di Alleanza nazionale (Zaffini), la Destra (Tracchegiani) e Forza Italia – Pdl (Mantovani), sono state recepite dall'assessore all'ambiente Lamberto Bottini ed andranno quindi ad integrare il documento, della cui approvazione il presidente Enzo Ronca si è detto soddisfatto proprio perché avvenuta dopo un lavoro di rielaborazione condivisa del testo.
Le principali modifiche apportate al calendario sono: la possibilità di cacciare gli ungulati (cervidi e bovidi) per 3 giorni nel mese di ottobre, evitando sovrapposizioni con la caccia al cinghiale; l'opportunità di cacciare la pernice rossa solo per il 2008/2009, dall'anno successivo non sarà più possibile dato che si tratta di una specie non autoctona che non può quindi essere ripopolata nelle zone di protezione; la proroga a 15 ore (dalle 12 previste) del tempo previsto per la costruzione dei capanni di caccia, con l'ipotesi di passare dal prossimo anno a strutture prefabbricate; il divieto di segnare (e quindi “riservare”) le zone e i punti dove costruire degli appostamenti; l'apertura della stagione di caccia nelle riserve agrituristiche contemporaneamente alla stagione venatoria.Non sono state invece accolte le proposte di: consentire l'addestramento dei cani durante il periodo di silenzio venatorio; prorogare di 15 minuti il termine serale per la caccia (fissato dalla legge nell'ora del tramonto); consentire la caccia in deroga al fringuello, allo stormo e al passero (che altre Regioni hanno autorizzato senza il parere dell'Istituto per la fauna selvatica ricevendo poi delle sanzioni) e alla coturnice (per cui sarà però prevista la caccia in via sperimentale dal prossimo anno); autorizzare la caccia alla quaglia (una specie non da appostamento); permettere l'abbattimento selettivo dei cinghiali (misura che non rientra nel calendario venatorio ed è di competenza delle Province).
Al termine del dibattito i consiglieri del centrodestra hanno motivato la propria astensione: Massimo Mantovani rimarcando che “dopo il primo anno di sperimentazione di questo tipo di calendario omogeneo sembra che la maggior parte dei cacciatori non lo condivida, con l'evidente rischio di andare verso una caccia per specie” e Aldo Tracchegiani osservando che “non c'è stato un voto contrario perché sono stati accolti vari emendamenti, ma è evidente la necessità di modificare il regolamento della legge 157 (sulla caccia alla quaglia) e la direttiva europea 409 per uniformare la caccia in tutto il territorio dell'Unione europea”.La Terza Commissione di Palazzo Cesaroni tornerà a riunirsi giovedì 3 luglio per discutere i nuovi regolamenti degli Ambiti territoriali di caccia (Atc).