I giochi di primavera con i bambini di tutto il mondo si svolgeranno ogni anno, l'ultima domenica di maggio. Lo ha annunciato l'assessore alle politiche sociali, Rita Zampolini, commentando “il successo della festa” che si è svolta domenica scorsa in piazza della Repubblica. L'iniziativa promossa dall'assessorato alle politiche sociali, su proposta dell'Associazione Casa dei Popoli e con la collaborazione della cooperativa sociale “La Locomotiva” e dell'Agesci (gli scout di Foligno), si poneva l'obiettivo dell'integrazione sociale tra i folignati di nazionalità italiana e i cittadini immigrati da altri paesi del mondo, in particolare albanesi, macedoni, marocchini, nigeriani, sudamericani, rumeni, tunisini. “Tutto ciò a partire dai bambini, per arrivare attraverso loro, a far incontrare gli adulti e favorire così l'integrazione tra di loro – ha detto l'assessore – quest'anno la valenza dei Giochi di Primavera comunque è andata oltre: reinventare la piazza per i bambini, per farli stare insieme è un modo per far sì che i piccoli si riapproprino della piazza e della città, e, attraverso loro, possano consentire agli adulti di riscoprire le vie e le piazze della città, il piacere di stare insieme. C'è in questa festa il nucleo di una idea di città come luogo di incontro, di conoscenza, dello stare insieme, senza barriere, senza pregiudizi”. Zampolini ha sottolineato che “è stato un pomeriggio piacevole, un bel modo di vivere la piazza. L'entusiasmo e l'impegno dei bambini sono stati particolari. Nella piazza con i giochi tipici di vari paesi del mondo da cui provengono molte famiglie oggi residenti a Foligno i bambini si sono divertiti senza timori. Con la semplicità, la spontaneità, la naturalezza che è loro propria. Per affermare questa idea e la duplice valenza dell'iniziativa, i giochi di primavera diventeranno un appuntamento ricorrente: ogni anno l'ultima domenica di maggio la piazza ed il centro della città verranno dedicati ai giochi di primavera dei bambini di Foligno, di tutte le nazionalità, all'espressione della loro creatività”.