Conclusione di lavori a Spoleto per la riunione nazionale tra tutti i rappresentanti degli enti coinvolti del progetto “Italia Langobardorum”, candidata ufficiale 2008 dell'Italia per l'inserimento nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO.
La riunione operativa, programmata nelle due giornate di martedì 6 e mercoledì 7 maggio, fa seguito alla firma dell'Intesa istituzionale tra i soggetti promotori, siglata lo scorso gennaio a Roma, al Ministero dei Beni Culturali. La città del Festival, insieme a Benevento, Brescia, Campello, Castelseprio e Gornate-Olona (VA), Cividale del Friuli (UD), Monte S.Angelo (FG) fa parte del sito seriale “Italia langobardorum. Centri di Potere e di culto”, un unico sito che raccoglie le maggiori testimonianze della cultura longobarda.
“È un momento di grande importanza per la città” ha detto il Sindaco Massimo Brunini “Un'altra dimostrazione di come Spoleto sia punto di riferimento della cultura a livello internazionale. Il progetto “Italia Langobardorum” concretizza in qualche modo l'impegno, già esplicitato negli indirizzi generali di governo del mio primo mandato, di costruire una rete di relazione con le città longobarde”.
I partner si sono accordati per dare vita ad una struttura di gestione che abbia come priorità il coordinamento e l'approvazione delle molteplici attività di promozione e di comunicazione. Una struttura snella, composta dai rappresentanti istituzionali dei sette luoghi coinvolti e da un rappresentante del Ministero.
Sono state ricordate nel corso dei lavori anche le scadenze operative e le date principali dell'iter che porterà alla decisione finale dell'UNESCO. Tra luglio e settembre 2008 un ispettore dell'ICOMOS (International Council on Monuments and Sites) effettuerà una serie di sopralluoghi in ognuno dei siti della rete. Nei primi giorni di dicembre il comitato esecutivo dell'ICOMOS farà la valutazione dei dossier e del piano di gestione. Entro il 1° marzo i partner del progetto “Italia Langobardorum” dovranno presentare le eventuali integrazioni dei materiali esaminati. Nel maggio del 2009 sarà pubblicato il rapporto dell'ICOMOS con le raccomandazioni definitive, prima della riunione del Comitato cui spetta la decisione finale, nel nel luglio del 2009, per la inclusione del sito seriale “Italia Langobardorum” nella lista del Patrimonio Mondiale.
La candidatura Unesco, come è stato spiegato nel corso della “due giorni”, è costata globalmente 144mila euro. Una cifra piuttosto contenuta rispetto ad altre candidature italiane, ma soprattutto rispetto a quelle estere.