(Ale. Chi.) – Passa in Commisione il progetto per il Fab Lab: la proposta per la realizzazione di un “fabbing laboratory – digital fabrication” nel centro storico del capoluogo umbro non ha dunque incontrato resistenza a palazzo. La presentazione del progetto ha visto questa mattina a Palazzo dei Priori a Perugia alcuni studenti e ricercatori di ingegneria, comunicazione ed economia che hanno lavorato all'ingegnosa idea del laboratorio in piccola scala. A proporre il punto all'ordine del giorno e la relativa discussione è stato Tommaso Bori (consigliere comunale del Pd e vicepresidente della V Commissione Controllo e Garanzia). Un progetto che arriva da lontano, fin dal M.I.T. di Boston, ma che prevede di allargare ancora di più i suoi confini, riuscendo a esportare i prototipi realizzati nel suo incubatore.
Il progetto – Ora si punta a unire il Fab Lab con il progetto legato alla Biblioteca degli Arconi che dovrebbe rivalutare l'intera funzione, e in parte la forma completa, dell'acropoli perugina. Il progetto insiste sulla promozione delle arti e dei mestieri tradizionali in relazione alle nuove tecnologie di derivazione digitale, nel complesso di sinergie che attualmente viene definito artigianato digitale: il Fab Lab offrirebbe, in tal modo, uno spazio di confronto e collaborazione tra professionalità diverse, riunite per la realizzazione di un’idea progettuale. Diviene ancora più imporante se si collega l'idea al ruolo degli studenti universitari a Perugia, all'innovazione che questi potrebbero apportare, oltre al relativo dinamismo.
La fuga – Eppure al momento della votazione, i membri della commissione, in particolare alcuni tra le fila della minoranza, hanno deciso di abbandonare l'aula, cercando così di evitare che si raggiungesse il numero legale per la votazione. Dopo alcuni sommovimenti e convincimenti, qualcuno è rientrato, uno alla fine si è astenuto. “Siamo in campagna elettorale”, dice qualcuno. “Siamo alle votazioni in commissioni“, risponde qualcun altro. Da parte di Tommaso Bori c'è “dispiacere e rammarico per questo tipo di comportamento“.
Leggi anche:
Riproduzione riservata