Carlo Vantaggioli
Si rimette in moto la macchina di Umbria Jazz. Anzi, per la verità i motori non si erano mai fermati, perchè il valore internazionale di questa grande manifestazione, impone un lavoro costante senza interruzioni. Ecco quindi le prime anticipazioni fornite su UJ14 che si terrà a Perugia dall’11 al 20 di luglio. Una anticipazione che precede di poco anche l’inizio della prevendita, grande motore economico della manifestazione che, quando arriva a pochi giorni dall’inaugurazione, ha già il fatturato che corre a pieni giri.
Come sempre i nomi annunciati sono quelli che si esibiranno all’Arena Santa Giuliana, immodificabile palcoscenico molto apprezzato anche dagli artisti, che non resistono al fascino del paesaggio da cartolina che si può godere in prospettiva dal palco.
UJ non rinuncia ai colpi di teatro e quest’anno, tanto per disorientare, l’innovazione si chiama Rap. Se negli ultimi due anni, i Dj Set in centro erano stati l’intermezzo “crudele” tra le partiture nobili dell’improvvisazione, questa volta lo show si “butta a sinistra”, come direbbe Totò. E dunque che Rap sia con uno dei gruppi più caldi e travolgenti della scena hip hop, The Roots, formazione attiva dagli anni 80 e che è un punto di riferimento del mondo rap ma con un saldo legame con la tradizione r'n'b. La band sarà in scena in esclusiva italiana all'Arena Santa Giuliana il 19 luglio, preceduta nella stessa serata dalla nuova grande voce dall’Africa Dobet Gnahoré. Una scelta che non facciamo fatica a immaginare vedrà due partiti di critica, ma sicuramente un successo di platea, che come sempre accade in questi casi, la pensa diversamente da chi scrive di queste cose.
E se The Roots è l’innovazione, il grande classico non poteva mancare. Tornano a UJ, Herbie Hancock e Wayne Shorter, colleghi ai tempi del favoloso quintetto di Miles Davis degli anni 60, che hanno avuto carriere straordinarie e ora si reincontrano per un viaggio a due voci che li porterà a Perugia il 16 luglio, in una serata divisa con il pianista jamaicano Monty Alexander e il suo Harlem Kingston express, programma che spazia dai classici del jazz a Bob Marley. Sui due si è già detto molto, soprattutto perché ormai alla conclusione della loro carriera, suonano solo per progetti che rappresentano per loro un momento di felicità e spensieratezza. I puristi a volte non gradiscono, ma se la serata li vede in grazia di Dio allora lo spettacolo è assicurato, come accadde lo scorso anno per l’accoppiata Corea-Hancock.
Il pianoforte sembra dunque essere un protagonista di questa 41ma edizione della manifestazione, e così il 14 luglio, arriva anche la immancabile serata “brasiliana”, con due facce della stessa medaglia che sembrano rappresentare uno degli spettacoli più golosi di UJ14. Al Santa Giuliana una prima serata con la pianista paulista Eliane Elias e il suo quartetto e una seconda con l'esuberante e sperimentato duo che tiene insieme Stefano Bollani e il virtuoso del bandolim Hamilton de Holanda. Un ritorno a Perugia per tutti gli artisti, con un occhio particolare alla magnifica e bravissima Eliane Elias, i cui inizi, giovanissima musa, sono stati accanto a musicisti come Vinicius De Moraes, Toquinho e Antonio Carlos Jobim’s.
Torna anche un grande affabulatore della tastiera classica jazz come il cubano Gonzalo Rubalcaba. L’artista sarà il protagonista della serata del 17 luglio alla testa della band all star Volcan, a cui seguirà la sfida ad alto tasso virtuosistico fra il dominicano Michel Camilo e la indiavolata furia giapponese Hiromi, si spera dotata di cofana capelluta di riconoscimento.
Spazio anche alle signore del canto, e così notte tutta al femminile quella del 18 luglio. Si inizia con Natalie Cole, figlia d'arte, tornata sul cammino paterno con un album che riprende una leggendaria incisione del grande Nat, Cole espanol. Nella seconda parte, arriva Fiorella Mannoia con un programma speciale, costruito appositamente per Umbria jazz, sul filo della sua passione per la musica brasiliana e il suo sentito e recente omaggio a Lucio Dalla e che conta su due ospiti altrettanto speciali: Fabrizio Bosso e Danilo Rea.
Infine due altre serate nel solco della tradizione della black music: l'omaggio di Dr John al suo concittadino Louis Armstrong e la super band Galactic il 15 luglio, e la serata di apertura con la Daptone Super Soul Revue celebrazione ad alto contenuto funk della storica etichetta indipendente di Brooklyn, centro di riferimento della black music, che conta sui musicististi che hanno accompagnato Amy Winehouse nei suoi due più grandi successi Rehab e You Know I'm no good.
Un primo approccio che non tradisce lo schema di gioco del Patron Pagnotta, perlomeno quello degli ultimi 20 anni di Festival, che ha unito spettacolo puro a proposta specifica, nomi di cassetta, magari anche del Pop, e vecchie glorie del Jazz-feticcio (vedi l’inviso Keith Jarrett). Del resto alla lista degli spettacoloni mancano ancora i nomi degli artisti del 12,13 e 20 luglio. C’è tempo dunque per vedere se lo staff di UJ ha intenzione di dare una sterzata in termini “reali”, magari con qualche giovane virgulto della scena jazzistica.
In alternativa, ci rimangono sempre le patatine ed i musicisti del ristorante del back-Stage. Piuttosto a quanto stanno le patatine quest’anno? Patron Pagnotta, pensaci tu!
ARENA SANTA GIULIANA
11 luglio The Daptone Super Soul Revue featuring Sharon Jones & the Dap-Kings Charles Bradley and his Extraordinaires Antibalas The Sugarman 3 with special guests Saun and Starr and Master of Ceremonies Binky Griptite
14 luglio ELIANE ELIAS QUARTET Eliane Elias – piano, vocals Marc Johnson – bass Graham Dechter, guitar Rafael Barata, drums – STEFANO BOLLANI / HAMILTON DE HOLANDA DUO
15 luglio GALACTIC DR JOHN interprets LOUIS ARMSTRONG – Sarah Morrow Musical Director
16 luglio HERBIE HANCOCK / WAYNE SHORTER DUO MONTY ALEXANDER HARLEM KINGSTON EXPRESS
17 luglio “VOLCAN” GONZALO RUBALCABA, piano JOSE ARMANDO GOLA, guitar HORACIO “EL NEGRO” HERNANDEZ, drums GIOVANNI HIDALGO, percussions – HIROMI / MICHEL CAMILO DUO
18 luglio NATALIE COLE FIORELLA MANNOIA ospiti speciali DANILO REA FABRIZIO BOSSO
19 luglio DOBET GNAHORÉ THE ROOTS
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