Serena Rischia
Centinaia di iniziative per una Notte Bianca del sabato che ha riunito una città intera sotto il cielo stellato del centro. Musica proveniente da ogni angolo ha
accolto i partecipanti cullandoli alla scoperta di una città sbocciata non a primavera ma a fine estate. I profumi più vari si mescolavano nell'aria nel mix di dell'arte culinaria regionale e festoni bianchi decoravano le vie principali creando un'atmosfera insolita per la città. Dato il boom di presenze piace pensare che la città tutta abbia partecipato a questa “festa”, rendendola un vero successo, alla faccia delle sibille e delle cassandre che starnazzavano su presunte speculazioni e organizzazione inefficace. Facendo un giro tra i gestori dei locali e i negozianti aperti, tutti hanno avuto un parere positivo sull'evento, sia per l'allestimento, sia per il modo in cui è stata organizazzta.
Nomi internazionali si sono avvicendati sui palchi di ogni piazzetta e locale; primo fra tutti Gegè Telesforo & Nu Joy Band, senza dimenticare le esibizioni della cantante brittanica jazz, rock e R&B Sarah Jane Morris e la cantautrice italiana Simona Molinari. Mentre i “grandi” si esibivano nelle piazze più ampie, decine e decine di altri gruppi tentavano di farsi spazio; tra loro la blues band di Fred Duna & The Full Optional, i Banana Republic, tribute band di Francesco De Gregori, gli Outback, gruppo rock composto da artisti ternani, ed i Tacabanda, tribute band ternana di Luciano Ligabue. Mentre gli adulti potevano godersi tutto ciò, a disposizione dei più piccini è stato allestito un parco giochi in Piazza Solferino ed una pista di kart in Piazza Tacito. Il tutto condito con del buon cibo che ha messo d'accordo tutti. Uno su tutti il Gusto Village, stand enogastronomico volto ad esaltare le tipicità umbre, oppure il più ironico Pizza&Mortazza proprio accanto. Proposte per tutti i gusti sono state organizzate dal Comune ma anche dalle stesse attività commerciali che ne hanno beneficiato. L'unica nota negativa sono stati i pochi negozi aperti all'infuori di locali e bar e le poche persone intente a fare acquisti. Per il resto
l'unica lamentela nell'aria era: “Ma hanno già smesso di suonare?” Nonostante la musica si sia prolungata a volte anche oltre il limite delle due, il pubblico ne avrebbe voluto ancora.
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