Terni, salta il primo consiglio comunale dopo le ferie per mancanza numero legale - Tuttoggi.info

Terni, salta il primo consiglio comunale dopo le ferie per mancanza numero legale

Redazione

Terni, salta il primo consiglio comunale dopo le ferie per mancanza numero legale

Lun, 02/09/2013 - 19:59

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Primo consiglio comunale a Palazzo Spada, dopo le ferie estive, e subito manca il numero legale. Inizia nel peggiore dei modi la politica dopo le vacanze, con una magra figura che certo non fa bene a una maggioranza sempre più in crisi di identità, né alla moniranza che, secondo quanto riferito in una nota, non avrebbe rispettato il patto siglato dai capigruppo sulla garanzia dello svolgimento della seduta. Il solito rimbalzo di responsabilità; colpa tua, colpa mia, ma la sostanza è che il consiglio è saltato e si rimandano discussioni importanti per la città.
Leggiamo la nota della maggioranza: “Sulla conclusione anticipata della seduta del consiglio comunale di stasera, sciolto per mancanza del numero legale, dopo l’illustrazione del primo punto (in realtà l’assessore Malatesta aveva svolto un’illustrazione cumulativa dei primi tre punti che riguardano la stessa area), intervengono con una nota i gruppi della maggioranza.
“La maggioranza aveva concordato con la minoranza in conferenza dei presidenti di gruppo che in prossimità delle vacanze estive e subito dopo, in considerazione della rilevanza e dell’urgenza delle questioni e delle ferie in corso che non consentivano una presenza adeguata in aula ci sarebbe stata la necessità di garantire insieme il numero legale. Tutto questo per affrontare le questioni importanti all’ordine del giorno che riguardano lo sviluppo della città e per procedere all’approvazione degli atti amministrativi, lasciando naturalmente ognuno libero di votare secondo le proprie valutazioni”.
“Purtroppo – continua la nota – questi impegni sono venuti meno, non per colpa nostra come maggioranza, ed è quindi evidente che non sarà più possibile percorrere questa strada per il futuro a causa della mancanza di attendibilità dell’opposizione che viene meno alla parola data e agli accordi presi”.
“E’ un atteggiamento quello tenuto dall’opposizione – conclude la nota – che va a danno della città. Ma i cittadini ternani possono stare tranquilli, perché nonostante tali atteggiamenti pretestuosi e ostruzionistici gli importanti punti proposti dalla Giunta saranno approvati e verrà garantito un fondamentale intervento di riqualificazione cittadina nell’area della stazione con la riqualificazione del vocabolo Fiori. Tutti obiettivi che rientrano nel nostro programma di governo e che la maggioranza consiliare attuerà, in quanto non c’è alcun elemento di contrarietà tra sindaco e giunta e maggioranza consiliare”.
Risponde parte dell'opposizione con Udc, Lista Baldassarre e Terni Oltre che hanno firmato congiuntamente un documento in cui denunciano l'incapacità della maggioranza di rispettare il suo mandato politico. Leggiamo: “Il primo consiglio comunale della ripresa dei lavori dopo la pausa estiva manifesta gli stessi problemi dell’ultimo di luglio”. Lo si legge in una nota a margine della seduta consiliare di stasera diffusa dal consigliere Enrico Melasecche a nome dei gruppi consiliari dell’Udc, Lista Baldassarre e Terni Oltre. “Se non c’è la minoranza in aula – si legge ancora nella nota – la sinistra che appoggia Di Girolamo non è in grado di sostenere i punti all’ordine del giorno che propone la giunta. Neanche quando si discute di aspetti delicati come la sistemazione dell’area della stazione”. “Tutti i consiglieri d’opposizione, dopo una breve riunione anche in considerazione che il punto stesso in commissione non fu approvato in ragione delle assenze della maggioranza e delle astensioni dell’opposizione, hanno sollecitato il sindaco ad una verifica della propria maggioranza, onde verificare se sia solo di facciata e trarne le conclusione per chiudere questa triste esperienza amministrativa”. “La città ha bisogno di ben altra energia e lucidità per uscire dalla crisi gravissima in cui si trova. I consiglieri d’opposizione hanno atteso la mezz’ora canonica per riprendere i lavori, ma di fronte all’assenza della maggioranza sono stati costretti a rilevare pubblicamente la situazione affinché tutti i cittadini ne traggano le loro valutazioni”.

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