Oggi Foligno è in festa, ricorre il patrono della città. La santa messa celebrata stamattina, alle ore 11, dal vescovo Monsignor Arduino Bertoldo ha visto presenti tutte le cariche istituzionali della città: il sindaco Manlio Marini, la giunta e i consiglieri, la presidente della Regione Maria Rita Lorenzetti, il presidente dell'Ente Giostra Quintana Domenico Metelli con i rappresentanti rionali (bandiere e stemmi in ossequio del santo vescovo Feliciano). La cattedrale era gremita, per la cittadinanza l'eucarestia del giorno di San feliciano è una messa a cui non si deve mancare. La celebrazione è stata registrata interamente da emittenti locali. Fuori dalla chiesa le bancarelle dei dolci, degli aranci e delle chincaglierie tipiche dell'appuntamento annuale. Palloncini e giocattoli per i più piccini. Oggi pomeriggio alle 15.30 si tiene la santa processione e secondi vespri, sarà presente l'arcivescovo di Siena-Colle Val Elsa-Montalcino Antonio Buoncristiani. Alle 18 la celebrazione eucaristica.
Tiziana Ferrieri
San Feliciano nasce intorno al 160 d.C. presso Forum Flaminii, oggi San Giovanni Profiamma frazione di Foligno. Il patrono Feliciano fu l'evangelizzatore di vaste zone dell'attuale Umbria: da Foligno a Spello, Bevagna, Assisi, Perugia, Norcia, Plestia, Trevi, Spoleto. Dopo un periodo a Roma torna in patria, dove era stato acclamato vescovo. Ricevuto dal Papa il privilegio del pallio, poté ordinare vescovo di Terni il diacono Valentino. L'episcopato di Feliciano durò 56 anni. Morì 94enne martire, sotto Decio (249-251) durante la persecuzione di Decio (249-251), il testo dice che morì ‘poena laceratus' il 24 gennaio, a tre miglia dalla sua città, cioè a Monte Rotondo – Foligno, dove fu sepolto e di cui è il venerato patrono, celebrato alla stessa data. Il duomo di Foligno si può considerare, con i suoi affreschi, il più ricco e veritiero centro iconografico del santo vescovo. Egli è raffigurato nelle varie epoche con sontuosi abiti vescovili e spesso con mani e piedi trafitti. Nel 965 alcune reliquie furono traslate a Minden in Germania, per cui è stato considerato vescovo di quella città con festa al 20 ottobre, errore che sdoppia la persona e che è passato anche nel ‘Martirologio Romano'. Nella Cattedrale è conservata una statua del santo realizzata interamente in argento e bronzo, ad opera dello scultore Giovanni Battista Maini.