Claudio Bianchini
Le ruspe sono arrivate sino a ridosso della chiesa di Santa Maria Infraportas, e come previsto, non si sono fermate difronte alla storica scalinata che delimitava fisicamente il sagrato della basilica più antica della città di Foligno. Nel progetto di riqualificazione di piazza San Domenico, quegli scalini non erano contemplati, e la ditta che ha in carico i lavori di pavimentazione ha eseguito gli ordini: un colpo di escavatore e via. I gradini sono stati smantellati e accatastati alla meno peggio in piena area di cantiere. Nel frattempo è stato tutto tamponato con un carico di terriccio. Per ora il mattonato originale, protetto stoicamente dalle possenti colonne in marmo, è rimasto al suo posto, ma l’avanza del cemento è davvero inesorabile. Pian piano la piazza viene livellata ‘a conchiglia’ sul modello, tanto per intenderci, di piazza del Campo a Siena, pertanto anche l’altra metà della scalinata resisterà per ben poco. Un colpo al cuore per i tanti affezionati di questo scorcio di centro storico, soprattutto per le centinaia di frequentatori della chiesa romanica. Dall’altra parte della strada spunta invece una sorpresa: nel realizzare il nuovo marciapiede a ridosso dell’ex collegio Sgariglia infatti, sono stati state lasciate quattro buche sterrate dove, almeno così sembrerebbe, dovrebbero essere messe a dimora delle alberature. Un’idea che era stata lanciata dalla sezione folignate di Legambiente, e che in qualche modo pare sia stata recepita.