Sara Minciaroni
L' hanno adescata in due, convincendola ad appartarsi. Uno è rimasto a guardare mentre l' altro la violentava. E' accaduto la scorsa notte poco dopo le 24 a Sant' Andrea delle Fratte, quartiere industriale del capoluogo umbro. La donna prima violentata poi rapinata della borsetta e del cellulare è riuscita a darsi alla fuga, dopo la violenza subita, in cerca di aiuto. Sul posto è poi giunta la volante del 113 che rapidamente è riuscita ad arrestare lo stupratore.
I fatti – La donna, che ha dichiarato agli agenti di essere dedida alla prostituzione, ha chiarito di essere stata adescata da due cittadini extracomunitari e di essere stata invitata ad appartarsi con uno dei due mentre l'altro, di fatto, non ha partecipato alla violenza. L'uomo, un trentaseienne di origini tunisine, l'ha invece stuprata, picchiata e derubata della borsetta contenente anche il cellulare.
La fuga – Dopo un primo atto sessuale ottenuto con la forza il tunisino avrebbe preteso di continuare ad avere rapporti, perquotendo anche la donna, che per questo è dovuta poi ricorre alle cure mediche. Fortunatamente la ragazza è riuscita a divincolarsi e a darsi alla fuga, cercando di fermare dei passanti per ottenere aiuto. All'arrivo del 113 i due balordi si erano già dati alla fuga ma gli agenti sono riusciti a rintracciarne uno, di fatto il soggetto che non aveva partecipato alla violenza ma che aveva assistito a tutta la scena.
L'arresto – In un secondo momento è stato fermato invece l'autore dello stupro. Si tratta di un operaio edile con regolare permesso di soggiorno, dipendente di una ditta edile di Perugia, domiciliato a Treviso, che in questi giorni si trovava a Perugia per lavoro. L' uomo è stato quindi arrestato per i reati di violenza sessuale rapina e condotto in carcere in attesa della convalida dell' arresto.