Di Carlo Petrini (*)
La Fiera di Loreto deve rimanere nella sua sede originale, nel mantenimento della tradizione. Vanno, però garantite alcune condizioni essenziali e imprescindili per il mantenimento del livello della fiera stessa.
La fiera non deve perdere operatori economici, anzi semmai va data la possibilità d’incremento numerico e merceologico degli operatori.
La fiera deve avere continuità di percorso e non può essere spezzettata, in varie zone, come peraltro già parzialmente accade.
La fiera deve crescere e non regredire.
Se per mantenere fermi questi punti determinanti e per garantire il livello attrattivo della fiera, si deve rinunciare alla sua sede storica, allora con coraggio e sacrificio bisogna necessariamente trovare una soluzione diversa, la migliore possibile.
In un periodo di crisi economica come questo non possiamo permetterci di mettere in campo soluzioni che producono ulteriori danni.
Dobbiamo invece, semmai, fare di un problema, un’opportunità, magari anche in via sperimentale, con un progetto evolutivo che faccia della FIERA di LORETO un EVENTO TURISTICO.
Certo il sacrificio di rinunciare alla tradizione è forte, ma proviamo a pensare anche a eventuali benefici che ne potrebbero derivare.
Non disdegno pertanto la soluzione proposta dall’Amministrazione di spostare la fiera nella zona di Viale Trento e Trieste e delle vie limitrofe.
In primis la fiera sarebbe senz’altro più fruibile per tutti i visitatori, anziani e disabili compresi. Sarebbe certamente più comoda per gli operatori economici.
Potrebbe crescere in termini di presenze di espositori, vista l’ampia disponibilità di spazi che passerebbe dagli attuali 200 ambulanti (90 in caso di applicazione delle norme di sicurezza) ai 260 se non di più, dando quindi maggiore offerta e interesse alla fiera stessa.
A questo potrebbero aggiungersi eventi per dare ancora più attrazione alla manifestazione.
Prendendo in esame la zona dell’ampio parcheggio Spoleto-Norcia, si potrebbe pensare di organizzare, concerti, penso ai giovani emergenti di “Amici”, o magari una serata con i comici di Zelig, discoteca, ecc.. e quant’altro sia immaginabile per intrattenere e attirare anche da fuori Spoleto giovani e non, anche dopo l’orario abitudinale della fiera, con i negozi aperti fino alla mezzanotte. Prendiamo esempio dalla notte rosa della riviera adriatica.
Non dimentichiamo che quest’anno in particolare la fiera cade di Sabato e Domenica.
Voglio anche aggiungere una considerazione logistica: le zone del Viale della Stazione, Via Flaminia, Viale Marconi, seppur centro commerciale nevralgico e importante, non sono mai interessate da nessun evento, se non con sporadici punti di arrivo di alcune manifestazioni a motori, che spesso creano più disagi che benefici sia ai residenti sia agli operatori commerciali.
L’Amministrazione se vuole quindi, con un progetto serio, ha l’opportunità di fare della Fiera di Loreto un evento al pari di altri, lo sfrutti a dovere e mettiamo a tacere le polemiche.
(*) Capogruppo PDL – Consigliere Comunale