Il Sindaco di Terni e Presidente dell'ANCI dell'Umbria, Paolo Raffaelli, ha emesso un'ordinanza con la quale viene disposto il divieto di esercizio dell'attività venatoria in alcune aree boschive del territorio comunale colpite da incendi a partire dal 24 giugno scorso. Il provvedimento, che si aggiunge all'atto analogo che sarà approvato dal Consiglio comunale che per le stesse aree impedisce l'attività edificatoria, recepisce l'ordinanza del Presidente del Consiglio del 27 settembre scorso che dispone misure urgenti di protezione civile per fronteggiare, anche attraverso misure di prevenzione e dissuasione degli incendi dolosi come quelle adottate dal Comune di Terni, lo stato di emergenza nelle regioni del centrosud. Come si ricorderà, nella scorsa estate a livello nazionale si è assisito, dopo alcuni anni di dimunuzione del fenomeno, a una recrudescenza degli incendi boschivi di natura dolosa, che hanno avuto una intensità e un'estensione maggiore che negli anni passati. Malgrado questi incrementi, Terni è rimasta comunque una realtà marginale rispetto a questo fenomeno di intensificazione.L'ordinanza del Sindaco stabilisce che è immediatamente operativo il divieto di caccia nelle seguenti zone boscate interessate da incendi nella scorsa estate: un'area di 582 metri quadri in località Marmore e una superficie di 1000 metri quadri in località Le Fosse Polenaco percorse dal fuoco il 25 luglio, un'area di 27.342 colpita da un incendio il 31 luglio a San Martino di Cesi, un bosco di 198.218 mq. in località Poggio Pedraiola “Monte Argento” e una superficie di 2076 metri quadri a Penne S. Andrea di Cesi andate a fuoco il 21 agosto e un'area boschiva di 12.010 mq. in località Poggio Azzuano incendiata il 26 agosto scorso.”L'aggiornamento del catasto delle aree boscate percorse dal fuoco – commenta in proposito Raffaelli – continua ad avvenire con sistematicità e anche con un incremento delle misure dissuasive: al divieto di edificare si aggiunge ora quello all'esercizio venatorio, anche se come municipalità siamo ben consapevoli che le ragioni patologiche che hanno visto in estate una recrudescenza allarmante degli incendi boschivi dolosi, in tutto il Paese, sono di diversa natura e richiedono probabilmente un ulteriore impegno del legislatore in termini di prevenzione e dissuasione, perché il semplice divieto dell'attività edilizia nelle aree incendiate, pur necessario, si è rivelato da solo insufficiente. Il Comune di Terni continua comunque ad aggiornare puntualmente il catasto per le aree distrutte dal fuoco e , come ANCI Regionale, abbiamo assunto un'ulteriore iniziativa affinché questa essenziale misura di monitoraggio, controllo e prevenzione venga adottata sistematicamente da tutti i 92 comuni umbri.”
DIVIETO DI CACCIA NELLE AREE INTERESSATE DA INCENDI. LO HA DECISO IL SINDACO RAFFAELLI
Sab, 20/10/2007 - 23:19