I cittadini colpiti dal terremoto in Centro Italia si sono presentati in piazza Montecitorio per protestare contro la burocrazia che sta rallentando la ricostruzione post sisma. I terremotati delle quattro regioni colpite sono arrivati con carriole piene di macerie, intonando un coro pieno di rabbia e indignazione: ”Le macerie ve le portiamo noi“.
In centinaia sabato mattina hanno manifestato a Roma a quasi un anno dalle scosse del 26 e 30 ottobre per “denunciare lo stato delle aree colpite e richiamare l’attenzione di tutte le forze dello Stato. Alle infinite parole non sono seguiti fatti e così la scossa dei terremotati torna a farsi sentire”. I cittadini terremotati, c’era anche una rappresentanza degli abitanti di Castelluccio di Norcia, hanno anche consegnate le proprie tessere elettorali come protesta al governo, su cui è stato scritto “non ci rappresentate”, e che poi sono state gettate nelle carriole. Secondo una stima fatta da Legambiente a fine agosto, a un anno dal terremoto nelle quattro regioni colpite dal sisma – Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo – c’erano ancora 2,4 milioni di tonnellate di macerie da rimuovere. Tra i momenti della manifestazione anche l’Inno di Mameli cantato da una soprano insieme ai terremotati.