Mense scolastiche a Terni, clamorosa svolta | Ipotesi ricorso al Tar di Cosec e genitori - Tuttoggi.info

Mense scolastiche a Terni, clamorosa svolta | Ipotesi ricorso al Tar di Cosec e genitori

Luca Biribanti

Mense scolastiche a Terni, clamorosa svolta | Ipotesi ricorso al Tar di Cosec e genitori

Dubbi sulla legittimità della delibera di Giunta e sui costi dei pasti per i bambini delle scuole
Gio, 03/03/2016 - 17:17

Condividi su:


Potrebbe avere dei risvolti clamorosi la questione della refezione scolastica nelle scuole di Terni, dopo la pacifica ‘occupazione’ del consiglio comunale da parte di un gruppo di genitori preoccupati per la qualità del cibo somministrata ai propri figli. Il Cosec e un combattivo gruppo di genitori sta infatti mettendo alle corde l’amministrazione comunale sulla questione dei pasti dedicati ai bambini nelle scuole, in particolare sulla volontà del Comune di esternalizzare i servizi mensa con cibi preparati, rinunciando alle cucine in loco.

Dopo la riunione di ieri sera, che è andata avanti fino a tarda notte e alla quale hanno preso parte anche l’assessore Piacenti D’Ubaldi e alcuni consiglieri comunali, rimangono le criticità riscontrare dal Cosec e dai genitori degli alunni, soprattutto in relazione al Dup, nei confronti del quale sono state proposte alcune integrazioni.

I genitori della scuola “Mazzini” hanno anche proposto una petizione, partita prima rispetto alla delibera di giunta:

“Con la nostra petizione vogliamo sensibilizzare, non tanto i cittadini, quanto l’amministrazione comunale. Siamo consapevoli – riferiscono i genitori – del fatto che mantenere le cucine in loco, senza escludere la concessione totale del servizio ad un ditta esterna, non garantisce né la qualità del cibo, né la presenza di personale adeguatamente retribuito e non sfruttato.

Quest’ultima cosa coinciderebbe, inevitabilmente, non solo con la mancanza di rispetto dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche a un servizio di refezione scadente. Siamo convinti dell’aspetto socio-educativo del momento del pasto e del fatto che la qualità del cibo sia indispensabile per il benessere psico fisico della persona”.

La petizione, promossa dai genitori e sostenuta dal Cosec, è stata giustificata per la “forte preoccupazione per l’approccio dell’attuale amministrazione, basato sul principio del massimo risparmio e contrarietà ad ogni soluzione che porti alla chiusura delle cucine in loco, sia nelle scuole statali, che in quelle comunali. Tramite un efficace e moderno servizio di refezione scolastica, si può realizzare una convergenza delle logiche economiche con quelle prioritarie della salute e della formazione dei bambini. Pertanto chiediamo: abbandono di ogni ipotesi che preveda la dismissione delle cucine in loco, sospensione dell’iter burocratico per la predisposizione del nuovo capitolato di appalto e l’immediata apertura di un tavolo paritetico con le istituzioni”.

L’attenzione di Cosec e genitori è concentrata sui reali costi del servizio di refezione, visto che sui dati nazionali raccolti dal Cosec, risulterebbe che il costo pasto medio oscilla tra i 5/6 euro: “Ci domandiamo come sia possibile che a Terni si arrivi a 11. La nostra domanda è la seguente, vista l’ostinazione a non fornire i dati richiesti: non è che questo costo di 11,67 euro è stato costruito ad hoc per favorire un sistema di gestione rispetto ad un altro?”

Ma il vero colpo di scena è sulla delibera di giunta n° 25 del 24/02/16 che potrebbe essere impugnata davanti al Tar dell’Umbria da parte del Cosec, visto che una consulenza legale avrebbe evidenziato un grossolano vizio di forma per “incompetenza”, nel senso che non è la Giunta competente in materia, bensì il consiglio comunale.

La replica dell’assessore D’Ubaldi: “Massimo rispetto per l’eventuale decisione che i comitati dei genitori vorranno prendere in merito ad un eventuale ricorso al Tar, ma sono fermamente convinto che la strada del confronto, anche serrato, sia di gran lunga la migliore. La riorganizzazione di una rete scolastica, con relativo servizio mensa, che risale ad almeno 40 anni fa, è un atto politico, un atto necessario di governo della città che va partecipato, discusso, e alla fine assunto. Non è un provvedimento da aule giudiziarie. Così dovrebbe essere se vogliamo che i cittadini, la politica intesa come amministrazione della città, siano protagonisti. Oltretutto ci sono, almeno finora, tutte le condizioni perché questo avvenga. Il confronto non manca stringente, a tratti aspro, ma sempre costruttivo, nell’ottica di arrivare ad una decisione che si sia comunque confrontata con tutti, ad iniziare dai genitori dei bambini che utilizzano i servizi scolastici e di refezione. L’amministrazione comunale non si è presentata al confronto con una decisione già assunta, ha portato una serie di proposte nell’ottica di riorganizzare un servizio che deve essere necessariamente rivisto e aggiornato, perché le esigenze dell’utenza si sono nel corso degli anni fisiologicamente modificate, perché non possiamo disperdere risorse preziosissime in impostazioni obsolete e ideologiche, risorse che devono essere invece impiegate per mantenere e potenziare il servizio scolastico pubblico. Questa è la sfida riformista, a questa non ci sottraiamo, la delibera assunta dalla giunta comunale contiene una serie di ipotesi di lavoro, non è un atto estemporaneo, è stata ragionata e condivisa dal punto di vista politico, è una proposta amministrativa. Continuo ad essere fiducioso sul fatto che alla fine del percorso l’Amministrazione Comunale possa presentare una riorganizzazione che tenga insieme le richieste pervenute e le esigenze di riorganizzazione. E’ una sfida faticosa, difficile, possibile, sempre che tutti i protagonisti continuino a investire sul terreno del confronto e non cerchino soluzioni perentorie e di mera contrapposizione”.

© Riproduzione riservata

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community
necrologi_terni

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!