Il prossimo 28 e 29 marzo si svolgerà la 17^ Giornata di primavera del FAI, Fondo Ambiente Italiano, l'appuntamento annuale dedicato alla scoperta di monumenti e luoghi spesso inaccessibili e per trasmettere l'impegno e la passione del Fondo Ambiente Italiano per il patrimonio artistico del Paese. Quest'anno la manifestazione prevede il coinvolgimento di 210 località italiane e l'apertura di 580 beni, la maggior parte dei quali normalmente chiusi al pubblico.
La sede dell'Umbria, presieduta da Ilaria Borletti Buitoni e articolata nei quattro gruppi di Perugia, Terni, Orvieto e Spoleto, promuoverà l'apertura di 13 Beni e lo svolgimento di 2 eventi speciali, coinvolgendo 80 volontari e 140 studenti che faranno da apprendisti ciceroni.
Il gruppo di Spoleto, coordinato da Lidia Antonini, propone l'apertura del complesso di S. Paolo inter vineas, della chiesa di Sant'Angelo de Gilibertis e dell'adiacente area archeologica sotto il parcheggio del tribunale, del castello di Pissignano nel comune di Campello e del borgo di Monteleone di Spoleto in Valnerina.
Grazie alla collaborazione dei Comuni di Spoleto e di Campello, il programma della giornata è arricchito da due eventi speciali: la lettura di brani tratti dall'Historia Langobardorum di Paolo Diacono, sia in latino che in italiano, presso la chiesa di San Salvatore Sabato 28 e Domenica 29, alle ore 16.00; la lettura di brani in prosa “I Longobardi in Italia” al Tempietto sul Clitunno , Domenica 29, alle ore 12,00. Gli eventi speciali rientrano nelle iniziative a favore della candidatura italiana 2008 – World Heritage List UNESCO, “Italia Langobardorum – Centri di potere e di culto (568-774 d.C.)”.
L'intera manifestazione ha avuto il patrocinio dei Comuni di Spoleto, di Campello sul Clitunno e di Monteleone di Spoleto.
Di seguito il programma dettagliato della manifestazione
COMPLESSO DI S. PAOLO INTER VINEAS
Spunti di interesse:
– Complesso medioevale formato dalla chiesa romanica di S. Paolo e dagli annessi monastero e chiostro.
– L'edificio sorge su una preesistente chiesa dedicata a San Paolo ed è ricordato da Gregorio Magno. Fu ricostruito nel X secolo da monache benedettine che vi fondarono il loro monastero, poi occupato dalle Clarisse e dai Minori Osservanti.
– Nell'Ottocento il complesso diventa ricovero di mendicità; attualmente ospita l'istituto professionale Alberghiero.
– All'interno della chiesa sono affreschi riferibili al XIII secolo.
ORARIO DI APERTURA: Sabato 28 e Domenica 29 dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Visite guidate durante tutto l'orario di apertura, a cura degli Apprendisti Ciceroni dell' Istituto Professionale Alberghiero di Stato di Spoleto.
S. ANGELO DE GILIBERTIS
Spunti di interesse:
– La chiesa di S. Angelo de Gilibertis si trova in piazza Mentana, area d'antico insediamento: è una delle poche sopravvivenze dell'edilizia medioevale di questa zona, abbattuta per far posto alla piazza nel 1666.
– L'interno contiene diversi affreschi del XVI secolo, opere di un pittore locale.
ORARIO DI APERTURA: Domenica 29 dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Visite guidate durante tutto l'orario di apertura a cura degli apprendisti ciceroni dell'Istituto statale d'arte “Leoncillo Leonardi” di Spoleto.
MONTELEONE DI SPOLETO
Visite al complesso di S. Francesco, al locale della Biga e alla chiesa di S. Caterina.
Punto di ritrovo in Piazza Margherita
Spunti di interesse:
– Monteleone di Spoleto si trova su una collina a 978 metri ai cui piedi scorre il fiume Corno.
Le sue origini risalgono all'epoca protostorica e, nell'antichità, la cittadina era conosciuta con il nome di “Brufa”.
Le sue sorti, dopo la distruzione nel XII secolo, seguirono quasi costantemente quelle del ducato di Spoleto, che ne mantenne sempre il dominio.
– La Torre dell'Orologio, che altro non è che la porta dell'antico castello medioevale, domina il borgo. La chiesa di San Francesco, del 1300, è un complesso di grande interesse. Il suo interno è movimentato ed inusuale: due navate di diversa altezza e di diversa copertura si sviluppano in lunghezza, mentre una porta dà accesso al chiostro, in cui si ritrovano i materiali archeologici rinvenuti negli scavi delle vicinanze. All'interno della chiesa e del chiostro sono affreschi trecenteschi e tele risalenti al ‘400-‘500.
– Altra chiesa degna di nota è quella di Santa Caterina, dall'inusuale forma ovoidale.
– Proviene da Monteleone la Biga in bronzo della seconda metà del VI sec. a.C., oggi conservata al Metropolitan Museum di New York, rinvenuta in località Colle del Capitano agli inizi del Novecento. È visibile in copia a Monteleone, e al centro dell'Operazione Recupero Biga.
ORARIO DI APERTURA del Bene per la Giornata FAI di Primavera:
Sabato 28 e Domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Visite guidate durante tutto l'orario d'apertura, con la collaborazione dell'associazione Archeoambiente di Monteleone.
CASTELLO DI PISSIGNANO
Ritrovo a Pissignano Basso.
Spunti di interesse:
– Il Castello di Pissignano è stato fondato nell'XI secolo. Nel 1155 Federico Barbarossa si stanziò con le sue truppe nei pressi del castello dopo la distruzione della città di Spoleto, sotto il cui dominio rimarrà fino allo scorcio del XVIII secolo. Tipico castello di pendio ad impianto triangolare, conserva ancora intatto il perimetro delle sue mura, intercalato da possenti torri poligonali e da due torri-porta.
– La torre pentagonale intermedia è stata utilizzata come campanile della chiesa di S. Benedetto, che conserva affreschi cinquecenteschi.
ORARIO DI APERTURA del Bene per la Giornata FAI di Primavera:
Sabato 28 dalle ore 15.00 alle ore 18.00; Domenica 29 dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00
Visite guidate durante tutto l'orario d'apertura, con la collaborazione dell'associazione La Fortezza di Pissignano.