Vus…sa via! verrebbe da dire, in dialetto puro, a conclusione della vicenda che quest’oggi, dalle 15.30, segnerà la fine della presidenza dell’ingegnere Vincenzo Rossi da sei anni a guida del board di Vus SpA, la multiservizi a totale partecipazione dei 22 Comuni della Valle Umbra Sud, promossa dalla Camera di Commercio dell’Umbria tra lee prime 10 aziende del comprensorio per fatturato (65 milioni e spiccioli). Sia chiaro, nessuno è eterno, tanto meno indispensabile ma è un paradosso che proprio Spoleto – a cominciare dal sindaco Sisti che ha preparato la torta di addio con le ciliegine sopra la panna messe mediaticamente dal Pd di Stefano Lisci e dalla Cgil del duo Cecchini-Sportellini – ad azzerare di fatto il board che in sei anni ha rivoluzionato la SpA portandola a segnare un + 5 milioni di euro di utile nel 2024 e investimenti per quasi 97 milioni di euro (42 da concludere entro questo anno, il restante entro il 2026), 57 dei quali da fondi Pnrr che l’azienda è riuscita ad intercettare. Ricorrendo, ovviamente, anche a finanziamenti, alias mutui, accesi però con Cassa depositi e prestiti e dalla Bei (Banca europea investimenti) che, paragonati a quelli bancari, alla fine comporteranno circa 10 milioni di euro di risparmi.
Basta aggiungere 90 posti di lavoro in più creati nei sessennio e, non da ultimo, 150mila euro risparmiati per il mancato emolumento spettante al presidente – Rossi ha reso la propria opera a titolo gratuito essendo già in quiescenza (Rossi è stato CEO della OMA) e, a detta degli uffici, neanche un decimo di euro di rimborso spese – per capire che, nell’italietta de noantri, dove i poltronifici sono il vero “bisogno”, era pure troppo ipotizzare ad un terzo mandato. Che peraltro lo stesso presidente della holding aveva dichiarato di poter accettare ma solo fino alla fine del 2026, ovvero per vedere realizzati quegli impegni ideati e avviati per ristrutturare quelle reti idriche, fognarie, etc. su cui la politica degli ultimi 30 anni ha dormito solennemente. A spese dei cittadini che, per inciso, nella Valle umbra sud, si tratti di tari o bollette dell’acqua, pagano mediamente di ca. il 20-22% in meno rispetto agli alitri 2 Ambiti limitrofi. Un “terzo” mandato a tempo, su cui i soci, alias i 22 sindaci, avrebbero avuto altri 18 mesi per pensare ad un nuovo assetto. Ma c’è da modificare lo Statuto che prevede solo due mandati.
Premessa, per i deboli di memoria: sei anni fa fu proprio Zuccarini, con una decisione contrastata dall’allora omologo della città del Festival Umberto De Augustinis, ad applicare lo spoil system azzerando il cda di Vus e Vuscom, e proponendo alla guida due spoletini, l’ingegnere Rossi appunto per la controllata e l’imprenditrice Valentina Sabatini alla guida della controllata Vuscom. Non era mai successo nella storia della multiservizi, a parte un breve periodo in cui l’amministratore di Vuscom, Giorgio Dionisi, allora in quota diesse, oggi membro della neosegreteria regionale del Pd, fu chiamato a reggere per sei mesi anche la holding. Non solo: pur di area liberale, né Rossi, né la Sabatini risultano iscritti a partiti e movimenti politici. Ma torniamo all’odierno. Per le carte che Tuttoggi ha potuto visionare grazie alla trasparenza e onestà intellettuale di due primi cittadini di comuni minori in quota al centrosinistra, il socio di maggioranza, il sindaco di Foligno Stefano Zuccarini (48% delle quote), già a marzo 2025 chiede di revisionare lo Statuto da sottoporre (che è ben diverso dall’imporre) agli altri Municipi. Anche se basterebbe un accordo con Spoleto (28,5%) per raggiungere quel 75% che lo Statuto prevede per apportare modifiche statutarie.
Sostanzialmente tre le proposte (non decisioni) avanzate: prevedere un terzo mandato, che garantirebbe la continuità del board per almeno un anno e mezzo, spostare la sede legale a Foligno (non la Sede sociale che è quella più importante e che resterebbe a Spoleto), blindare l’assetto azionario alla partecipazione pubblica così da tenere gli appetiti di privati che, non molto distante dalla Vallata cara a San Francesco, si sono già incuneati rilevando fette importanti di azioni. E Spoleto che fa? Ci pensa, con la stessa flemma e svogliatezza con cui pensa ad altre controllate (Farmacie e Ase per tutte). I comunicati stampa di Cgil e Pd servono solo per acuire tensioni e perdere tempo. Zuccarini, che già a suo tempo ha “pagato” politicamente caramente (come il Cda che viene spesso criticato dalla politica per le carenze nella raccolta dei rifiuti che fanno capo a dirigenti e quadri) l’aver scelto due spoletini interrompendo la prassi che voleva da sempre un folignate alla controllata e uno spoletino alla controllante, ci prova a mantenere un contatto con Sisti ma senza esito. Le comunicazioni, a detta dei fedelissimi della Quintana, si interrompono a fine giugno, con il sindaco agronomo che annuncia una risposta “entro giovedì”. Certo non è indicato né il mese, né l’anno.
Neanche un parere pro-veritate, rilasciato da un importante studio legale di Torino, che garantirebbe la possibilità di apportare modifiche in capo alle giunte dei vari municipi, riesce a sbloccare la situazione per il parere contrario emesso dai rispettivi segretari generali. Insomma, non sarebbe sufficiente neanche una riunione tra i 22, ci vuole l’avallo dei rispettivi consigli comunali. A meno che i sindaci non si assumano la responsabilità di una eventuale decisione. Che peraltro sfugge, se fossero tutti d’accordo, quale “danno” comporterebbe, visto che un CdA, anzi 2, va comunque nominato. Della scorsa settimana, a quanto si apprende, una riunione da remoto, convocata da Sisti con i colleghi del centrosinistra, in cui lo stesso si dichiara favorevole alla riconferma di Rossi. Sapendo bene che per oggi, 30 luglio, è convocata l’assemblea ordinaria in cui Foligno, stanca delle continue mancanze di rispetto, potrà decidere le due terne di Vus e Vuscom con il solo 50%. Per Spoleto, con il sindaco in vacanza, parteciperà l’assessora delegata Agnese Protasi, che, solo per la cronaca, appartiene a quel M5S che appena tre settimane fa ha sdoganato il terzo mandato per i propri amministratori e politici.
Un piano “b” il centrosinistra non ce l’ha, a quanto è dato sapere. E, grazie alla manifesta irriverenza, non sarebbe in grado neanche più in grado di avanzarlo. Come quel marito che per far dispetto alla moglie prende le forbicine e, pian pianino, si elimina l’orrendo accessorio. Così a Zuccarini & Co. il compito, affatto semplice, di indicare e far nominare il nuovo CdA di Vus (fino ad oggi con Rossi siedono il consigliere folignate, in quota Fd’I, Emanuele Lancellotti e l’avvocato di Perugia, originaria di Nocera Umbra, Giada Guanciarossa) e quello di Vuscom, alla cui guida sarebbe intenzionato a confermare la stessa Sabatini anche in virtù del fatto che lo Statuto della controllata non prevede limiti di mandato. Sul tavolo del sindaco di Foligno c’è una rosa di nomi che resta però blindata; solo in serata si sapranno le due nuove terne di amministratori. La responsabilità dei primi cittadini del centrodestra è a dir poco pesante, non solo per le sfide in corso e quelle imminenti, ma anche per le neanche troppo future strategie connesse, ad esempio, con l’igiene urbana: nel 2027 infatti scadrà la concessione ventennale per i rifiuti – su cui il centrosinistra regionale ha dato mandato all’Auri (presieduta proprio da Sisti) di abbandonare il progetto del termovalorizzatore – e non è detto che la gara venga riaffidata a Vus. Che oggi, su questo settore, impiega circa 270 dipendenti (gli altri 200 sono destinati a spazzamento e reparto idrico). Un bel crostino.
Una pagina a dir poco grigia che solleva un dubbio a latere: come faranno mai i due sindaci (e rispettivi assessori alla cultura, Danilo Chiodetti per Spoleto, Alessandra Leoni per Foligno), che non riescono a interloquire su quella che è la più importante azienda pubblica del comprensorio – ma anche sui due presidi sanitari –, a candidare le proprie città a Capitale congiunta della cultura italiana, dell’arte contemporanea in particolare per il 2027? O forse la cultura non fa più pendant con rispetto e dialogo? La Commissione del Mic di Alessandro Giuli è avvisata.
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(articolo in aggiornamento)