E’ destinata ad arrivare anche sui banchi del consiglio comunale la vicenda del mancato versamento delle accise del gas metano della Vus alla agenzia delle Dogane. Una vicenda da 7,2 milioni di euro che rischia di pesare sulle tasche dei folignati qualcosa come 3,4 milioni di euro. E’ vero che Vus ha già fatto ricorso alla Commissione tributaria ma le speranze di successo, stando a quanto trapela dalla stessa umbra, non sembrano poi così elevate. La pesantissima richiesta delle Dogane, svelata come si ricorderà da Tuttoggi.info che pubblicò la lettera dell'Agenzia (clicca qui), aveva già sollevato le ire dell’opposizione al consiglio comunale di Spoleto. Ora è il Pdl di Foligno a chiedere conto al sindaco Mismetti con una interrogazione urgente che chiama in causa Maurizio Salari nella sua veste di attuale presidente della Valle Umbra Servizi sia quale sindaco della città della quintana durante il terremoto del 1997, periodo in cui furono concessi dei benefici sulle accise del metano di cui però i folignati non beneficiarono pagando l’intera percentuale finita poi nelle casse Asm. Ecco il testo dell’interrogazione:
“Appreso a mezzo stampa che
con lettera prot. n. 2012/a/35061 del 12 dicembre scorso l’Agenzia delle Dogane ha inviato un’ingiunzione di pagamento alla VUS SPA per un importo di euro 7.124.382,39 euro, imputando a quest’ultima di ‘aver indebitamente’ trattenuto il 60% delle accise pagate dai cittadini di Foligno durante il periodo del terremoto che sconvolse la città nel 1997;
Constatato che
in virtù della Ordinanza n. 2668 del 28 settembre del 1997, il versamento dell’accisa sul gas naturale fatturato ai propri concittadini e la relativa addizionale regionale avrebbe dovuta essere sospesa dall’allora Asm (ora Vus);
Sembrerebbe
. che nei due anni di sospensione prevista dalla normativa sopra menzionata, l’Asm ha chiesto l’intero importo, 8,9 milioni di euro – pagati dai contribuenti folignati – e che l’intero ammontare, al netto dei circa 650.000 euro versati all’erario, è stato dapprima conservato nelle casse dell’allora Asm e poi, dopo la fusione nel 2003, in quelle della Vus;
. che con Decreto legge n. 162 dell’ottobre 2008, ben 11 anni dopo il sisma, il legislatore ha fissato nel limite del 40% l’importo dovuto per le accise, mentre l’Asm ha chiesto ai suoi contribuenti il 100%;
che , vista la richiesta della Vus di rateizzazione del pagamento del 40%, le Dogane di Perugia hanno accordato in via provvisoria la rateizzazione in 120 rate mensili per un totale di 3,3 milioni di euro, riservandosi ulteriori accertamenti in merito ai restanti 4,9 milioni di euro perché ritenuti di “dubbio possesso”;
Tutto ciò premesso
Ipotizzando “l’indebito arricchimento” contestato all’attuale Vus e a base dell’ingiunzione di pagamento del 12 dicembre scorso di cui alle premesse
Si chiede
– se corrisponde al vero che tale ingiunzione sia stata notificata;
– se è stata data comunicazione a tutti gli azionisti della Vus;
– se sono decorsi i 15 giorni ai fini della liquidazione;
– perché, avendo incassato accise per un importo ben superiore a quanto dovuto all’Erario, la Vus ha fatto comunque richiesta di rateizzazione e, vista la cifra ancora dovuta, perché i pagamenti non risulterebbero essere stati regolarmente effettuati;
– quale uso è stato fatto del 60% delle accise comunque riscosse a carico dei contribuenti folignati e se corrisponde al vero che tale ingente somma è stata distribuita come utile a tutti i soci della Vus, visto anche quanto indicato al punto 3.1.1 della Relazione della Giunta Comunale al Bilancio di Previsione Esercizio 2010, ove chiaramente si dice che a partire dal 2004 “L’utile prodotto dalla società è stato quasi completamente ripartito tra i Comuni, su esplicita richiesta dei soci”.
Si chiede infine
– perché, vista l’Ordinanza n. 2668 – nel periodo di sospensione dei versamenti all’Erario – non si è dato ai consumatori, reali destinatari della norma agevolativa, la possibilità di beneficiare delle agevolazioni a cui avevano diritto;
– se è vero che il Comune di Foligno, in ragione della sua quota azionaria in Vus debba accollarsi una somma corrispondente ad oltre 3,4 milioni di euro da riconoscere all’Erario;
– ed infine – fermo l’accertamento nelle competenti sedi tributarie – se è ipotizzabile una qualche responsabilità diretta ed indiretta in sede giudiziaria del Comune di Foligno, della Vus nonché dello stesso Presidente della Vus, avv. Salari, all’epoca dei fatti Sindaco del Comune di Foligno.
I Consiglieri Gruppo PDL Gualdoni Valentina, Maggiolini Massimo, Mancia Francesco, Meloni Riccardo, Pichelli Consalvo”