Vus Com, 2024 chiude in crescita | Vus, domani il giorno per nuovo assetto e future Tari e bollette acqua | Video - Tuttoggi.info

Vus Com, 2024 chiude in crescita | Vus, domani il giorno per nuovo assetto e future Tari e bollette acqua | Video

Redazione

Vus Com, 2024 chiude in crescita | Vus, domani il giorno per nuovo assetto e future Tari e bollette acqua | Video

Lun, 30/06/2025 - 22:16

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Il 2024 è stato per VUS COM un anno di sfide complesse ma anche di importanti conferme strategiche, con risultati economici solidi e una visione di sviluppo orientata alla sostenibilità. Con un utile netto in crescita del 22% e un EBIT in aumento del 1,87%, VUS COM conferma la solidità del proprio modello di business” è in sintesi quanto è stato dichiarato nel corso della conferenza stampa tenutasi lunedì alla presenza dei vertici della controlla della Valle Umbra Servizi SpA, la società a totale controllo dei 22 comuni dell’Area vasta.

Un appuntamento che ha consentito di svelare i dati dall’Assemblea dei Soci del 25 giugno scorso al termine del quale è stato approvato il bilancio di esercizio 2024, che evidenzia performance positive “nonostante le criticità geopolitiche legate ai conflitti russo-ucraino e israelo-palestinese. Questi eventi hanno compromesso l’equilibrio energetico europeo, generando tensioni sull’approvvigionamento. Vus Com affrontare tali difficoltà con coerenza, responsabilità e visione strategica”.

I principali indicatori economici certificati sono: Valore della Produzione pari a €33.212.681 (+5,0% rispetto al 2023); Risultato operativo (EBIT) +1,87%; Utile netto a €1.008.281 (+22%)

La Presidente della società, Valentina Sabatini, ha commentato nel corso della conferenza stampa che “il raggiungimento di questi risultati è il frutto di un impegno collettivo e sinergico, che coinvolge tutte le professionalità presenti in azienda. In particolare, desidero ringraziare l’area commodity per la gestione del mercato, il marketing per l’attività di rebranding e l’area servizi per l’internalizzazione del Front e Back Office”. Con la presidente Sabatini c’erano i consiglieri Alessio Miliani e Mauro Vagaggini e il direttore dell’azienda, Massimo Casciola.

Il personale impiegato è salito a 22 unità rispetto alle 12 del 2023, a dimostrazione di una strategia di investimento nel capitale umano. “Ogni risorsa ha contribuito in modo diretto al raggiungimento degli obiettivi aziendali, in un’ottica di responsabilità condivisa. VUS COM si conferma un operatore a marcata sostenibilità globale, capace di integrare performance finanziarie, governance solida, attenzione ambientale e inclusione sociale”.

Dati eccellenti se alle crisi geopolitiche ed energetiche dell’ultimo biennio e ad una maggiore attenzione da parte delle famiglie nei consumi, si aggiunge quasi il raddoppio del personale che ha consentito di guadagnare nuove fette di mercato e consolidato un utile in linea con gli ultimi anni.

Vus Com, nuove strategie per il 2025

Il Consiglio di Amministrazione ha definito un nuovo percorso per il 2025, fondato su una visione chiara e sostenibile. Le direttrici strategiche sono: il riposizionamento del brand in ottica green, rafforzando l’impegno verso la sostenibilità ambientale, promuovendo comportamenti virtuosi e soluzioni innovative.; la creazione di valore complessivo, generando valore per tutti gli stakeholder (clienti, dipendenti, partner, enti locali, integrando performance economica, impatto sociale e rispetto ambientale); il consolidamento della relazione con i clienti finali, rafforzando i punti di contatto fisici e migliorando il servizio attraverso personale formato e processi semplificati e, non da ultimo, una espansione e il potenziamento dei canali digitali adottando strumenti digitali per facilitare la gestione delle forniture e la comunicazione con i clienti.

Vus, domani il giorno della verità: utili ai massimi livelli, restano i dubbi sul board

Se i soci della controllata possono già brindare all’esercizio approvato da Vus Com, che inietta denaro nelle casse dei municipi, c’è molta attesa per conoscere il bilancio della controllante, la Vus SpA che sarà presentato nell’assemblea ordinaria di domani, 1 luglio 2025. Impossibile conoscere in anticipo i dati, anche se c’è chi giura che quello che si andrà ad approvare sarà il miglior bilancio degli ultimi 10 anni, con un utile, sempre a detta dei bene informati, che potrebbe superare i 4 milioni di euro.

Un risultato raggiunto dall’attuale board presieduto da Vincenzo Rossi (spoletino come la Sabatini) cui si deve, tra l’altro, l’aver conseguito oltre 58 milioni di euro di progetti dal Pnrr. Obiettivi che avrebbero convinto la maggior parte dei sindaci, del centrodestra come del centrosinistra, a riconfermarlo per un altro mandato.

E qui nasce il problema, sollevato a voce fin troppo alta dalle forze del centrosinistra della città del festival, che hanno duramente criticato le proposte (proposte) di modifiche statutarie che la Vus ha presentato appunto ai soci con cui si prevede l’eliminazione della regola dei due mandati, la possibilità che la sede legale possa essere trasferita da Spoleto, blindato l’azionariato che rimarrebbe totalmente pubblico. Tutte e tre le proposte – tali perché devono essere discusse, regolate e approvate dai soci – richiedono almeno il 75% dell’azionariato. Spoleto da sola può mettere qualsiasi veto, detenendo il 28% della partecipazione. Così, anziché convocare la conferenza dei capigruppo, proporre indirizzi al Consiglio comunale, il sindaco e l’assessora competente (Agnese Protasi, M5S) dal 9 maggio – data in cui è stata convocata l’assemblea straordinaria – apparentemente nulla hanno fatto, quanto meno con il parlamento cittadino. Salvo rimandare a data da destinarsi l’assemblea.

Blindare l’azionariato al solo regime pubblico è una ottima scelta, come non appare così assurdo ipotizzare una modifica della sede legale (atteso che la sede sociale, strategicamente la più importante, resterebbe a Spoleto). Diverso potrebbe essere quello di prevedere più mandati, anche se recentemente proprio il M5S ha sdoganato il terzo per i propri amministratori e politici.

L’ipotesi di almeno un terzo mandato (che peraltro potrebbe essere ben previsto anche per Vus Com, il cui Statuto invece non ha limiti in tal senso), consentirebbe di mantenere alla guida l’ingegnere Rossi che, a quanto trapela, si sarebbe reso disponibile a concludere i lavori del Pnrr previsti per la fine 2026 e lasciare subito dopo la presidenza. Uomo tutto d’un pezzo, un civil servant che da sei anni guida quella che per la Camera di Commercio è la nona azienda del comprensorio per valore di produzione (62,4 milioni di euro) senza percepire emolumenti e, a quanto dicono dai corridoi della multiservizi, senza neanche chiedere un euro di rimborsi utilizzando sempre la propria auto e pagando tutto di tasca propria. La scelta dell’ex Ceo di una delle più importanti aziende aeronautiche, che alla meritata pensione ha preferito impegnarsi per il territorio, è stata fatta sei anni fa dallo stesso sindaco Stefano Zuccarini e anche in quella occasione a Spoleto (dove governava il centrodestra) si registrò qualche mal di pancia. Probabilmente perché intorno alla Vus, e alla controllata Vus Com, c’è da sempre l’attenzione di alcune società private, ben viste anche da qualche quadro intermedio, che sperano di entrare nell’azionariato per i propri profitti. Ad oggi, è un dato, la tassa sui rifiuti come la bolletta dell’acqua, registrano decrementi mediamente inferiori al 22% rispetto alle tariffe applicate dalle aziende limitrofe che, neanche a dirlo, hanno visto entrare i privati.

Così domani, approvato il bilancio, ai soci non restano che due strade: nominare due nuove terne per i board di controllata e controllante o indire velocemente una assemblea straordinaria a cui arrivare con le idee chiare. Il tempo scorre, e su questo c’è chi può dar lezione per saperlo far scorrere per non sempre chiari motivi, come scorre il count down per il regime di prorogatio: 45 giorni, non uno di più, salvo ferragosto e week end congiunto. In pratica entro il 18 agosto si dovrà conoscere chi sarà chiamato a dirigere le due aziende.

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