Contrasti rientrati tra il presidente della Vus Maurizio Salari ed il Comune di Spoleto dopo i botta e risposta delle ultime settimane e l’annuncio di dimissioni di Salari? A leggere il comunicato stampa diffuso dalla Valle umbra servizi nei giorni scorsi, in cui si annunciava che i soci avevano confermato la fiducia al presidente (Comune di Spoleto incluso), sembrava di sì. Ma a prendere in qualche modo le distanze verso la governance di Vus è di nuovo l’amministrazione spoletina.
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“Non tutto è chiaro e lineare come lo si vuole fare apparire. Da parte del Comune di Spoleto rimane una forte preoccupazione su alcuni aspetti della gestione di Valle Umbra Servizi” commenta il sindaco Fabrizio Cardarelli.
“Nel corso dell’ultimo Coordinamento dei soci del Controllo Analogo – ha spiegato il primo cittadino spoletino – ho avuto modo di segnalare agli altri sindaci le presunte anomalie riscontrate nella gestione degli acquisti effettuati nel 2015 e nel 2016, anomalie che ci preoccupano molto e che riteniamo meritevoli di approfondimenti. Non solo. Ci sono criticità anche rispetto alla gestione degli utili perché, pur comprendendo la necessità, a scopo prudenziale, di ricapitalizzare l’azienda, è indispensabile investire seriamente nel miglioramento dei servizi, in primis quello della raccolta differenziata che, ad oggi, dobbiamo ritenere assolutamente carente. Questo dovrà essere fatto senza dover chiedere ulteriori sacrifici ai cittadini. Inoltre, così come segnalato nel corso dell’ultima riunione, è ormai necessario avviare una riorganizzazione aziendale, della quale si parla ormai da molto tempo, non solo con l’obiettivo di migliorare l’efficienza, ma anche di arrivare finalmente all’individuazione di un direttore generale in grado di guidare questo cambiamento. Dover leggere infine un comunicato – ha aggiunto il Sindaco Cardarelli – che solo parzialmente riporta quanto discusso e affrontato in riunione, non può che generare delusione e sfiducia nei confronti del Presidente Salari, con il quale non abbiamo nessuna intenzione di riavviare una inutile, quanto strumentale, partita di ping pong attraverso nuovi comunicati stampa”.