“Nassi, Nassi, Nassi tira la bomba”. Cantavano così i tifosi spoletini della Olio Venturi. Quei tifosi che oggi piangono la scomparsa di Fabrizio Nassi, scomparso all’età di 68 anni. E un lutto è la Spoleto sportiva e tutto il mondo del volley italiano.
Fabrizio Nassi è stato infatti capitano del Gabbiano d’Argento, la Nazionale allenata da Carmelo Pittera che a Roma nel 1978 conquistò uno storico secondo posto ai mondiali di volley.
E da vice campione del mondo e leggenda del volley italiano (con la maglia della Nazionale ha disputato 132 partite, partecipando alle Olimpiadi di Montreal e di Mosca) accettò di seguire mister Pittera a Spoleto, allora ambiziosa piazza che voleva raggiungere il volley che conta.
Nassi ha guidato la Olio Venturi dal 1986 al 1988, portando la squadra spoletina dalla Serie B alla storica A1. Martello inarrestabile, ha fatto impazzire i tifosi italiani prima e spoletini poi. Nella città ducale ha marcato con le sue schiacciate il terreno del vecchio Palasport e poi quello del PalaRota. Con il numero 7 sulle spalle, ha rappresentato un esempio, grazie alla sua esperienza, per tanti giovani giocatori di pallavolo.
Fabrizio Nassi si è spento all’età di 68 anni a causa di un male incurabile. Alla sua famiglia le condoglianze della redazione di Tuttoggi.info.