Si è svolto ieri, nella sala conferenze della Siviera, il dibattito coordinato da Alessandra Paciotti (presidente regionale Legambiente), sulle possibili politiche di sviluppo economico regionale compatibili col rispetto del biosistema.Alla tavola rotonda si sono seduti alcuni dei candidati alle prossime regionali della provincia ternana: Marcello Bigerna (IdV), Alfonso Morelli (Sinistra Ecologia e Libertà),Vittorio Piacenti D'Ubaldi (Socialisti e Roformisti), Damiano Stufara (Rifondazione Comunisti Italiani), con il forfait del candidato di centrodestra che non ha raccolto l'invito di Legambiente. Convergenti le idee dei candidati, che hanno espresso preoccupazione e dissenso nei confronti delle attuali attività programmatiche del governo, incentrate sulla privatizzazione di beni comuni come l'acqua, la riapertura alla possibilità dell'energia nucleare, l'investimento in opere pubbliche dall'impatto ambientale devastante. Dal dibattito sono emerse due linee guida fondamentali per il futuro: investimenti nella mobilità di massa e nella raccolta differenziata supportata dall'attività del riciclo.L'Umbria ha una rete ferroviaria di 485 km sui quali ogni giorno viaggia un'utenza di 2500 unità. A fronte di questi dati il Bilancio Regionale ha stanziato per il trasporto su rotaie soltanto lo 0,09% dei fondi. Sostenere il trasporto di massa, concordano i candidati, è la via per abbattere i costi di trasporto e diminuire le emissioni di Co2, uno dei principali fattori di inquinamento ambientale. L'altra politica indispensabile riguarda la sensibilizzazione della cittadinanza alla raccolta differenziata. È necessario un approccio culturale diverso che consideri la spazzatura non più come rifiuto, ma come 'materiale', cioè come una nuova fonte per ricominciare il ciclo produttivo. Lo strumento attraverso il quale si può agire è la raccolta porta a porta, una realtà ancora lontana dalle abitudini dei cittadini, che porterebbe alla possibilità di riciclare al 100% e di avere una produzione di immondizia prossima allo 0.Particolarmente significativi gli interventi del presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza e del senatore Francesco Ferrante (Pd) che hanno approfondito l'analisi dei rapporti tra le attività cementizie e di smaltimento dei rifiuti con attività illecite. Le infiltrazioni mafiose, sostiene Dezza, sono sempre più capillari nelle attività edilizie e negli appalti per la gestione dello smaltimento dei rifiuti. È necessaria una politica che punti a limitare e a disciplinare la cementificazione selvaggia e lo smaltimento incontrollato dei rifiuti, per evitare che l'ambiente diventi luogo di speculazioni e battaglie mafiose. Il presidente di Legambiente chiude il suo intervento sostenendo che tutto il futuro dell'economia ecosostenibile in Umbria si giocherà sulle basse emissioni di Co2. Tutte le nuove tecnologie di produzione, di trasporto, di consumo, sono orientate verso la frontiera del Green-Economy e sarebbe una follia pensare di allontanarsi da questa tendenza. Gli Stai Uniti, le maggiori potenze europee e tutta quella parte del mondo definita come tecnologicamente sviluppata, stanno procedendo nella stessa direzione cercando di integrare queste nuove opportunità di 'investimenti ecologici' allo sfruttamento di risorse energetiche rinnovabili e andare contro questa tendenza significherebbe rimanere tagliati fuori dal futuro processo produttivo.
VITTORIO COGLIATI DEZZA: “IL FUTURO DELL'ECONOMIA SI GIOCHERA' SULLE BASSE EMISSIONI DI CO2”
Mar, 23/03/2010 - 10:00