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Vita in carcere, una mostra convegno sul volontariato nelle case di reclusione

Redazione

Vita in carcere, una mostra convegno sul volontariato nelle case di reclusione

L'evento, organizzato da Fulgineamente, vuole mettere in relazione i cittadini di Foligno con una realtà carceraria | Il programma
Mar, 01/10/2019 - 11:46

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L’associazione Fulgineamente, presieduta da Ivana Donati, organizza a Foligno, nei giorni 4, 5 e 6 ottobre, una mostra-convegno sul volontariato in carcere, presso la sala Piermarini in corso Cavour, con il patrocinio del Comune di Foligno e della Fondazione Carifol.

L’associazione opera, con numerosi volontari, da tre anni nella casa di reclusione di Spoleto con il progetto “lib(e)ri dentro “, e nell’ultimo anno anche nel carcere di Capanne.

L’evento vuole mettere in relazione i cittadini di Foligno con una realtà, quella carceraria, sulla quale si riversano tanti pregiudizi, e che può invece riservare sorprese ove si ponga mente al cammino di riconciliazione che tanti detenuti compiono.

Questo cammino molto spesso passa dagli studi scolastici, dall’arte, dalla cultura in generale, dalla musica e dal teatro, con il contributo, a volte determinante, dei volontari.

In questo contesto nascono opere artistiche di rilevante valore, itinerari scolastici che si concludono con la laurea, oppure interpretazioni teatrali di successo. A questo proposito la compagnia SIneNOmine, diretta dal prof. Giorgio Flamini, che presenterà a Foligno due spettacoli, costituisce una ibridazione tra il dentro ed il fuori, poiché annovera tra le sue fila attori detenuti e attori professionisti.

Il momento del confronto sarà rappresentato dalla tavola rotonda di domenica 6 ottobre alle 10, nella quale i volontari parleranno della loro esperienza e dove interverranno anche detenuti ed ex detenuti.

Il programma in particolare prevede: venerdì 4 ottobre alle 17, alla sala Piermarini in corso Cavour, inaugurazione della mostra; alle 17.30 la prof.ssa Daniela Masciotti, il dott. Giovanni Spada e il sig. Ye Jiandong illustreranno il progetto sul lager di Bolzano, da loro curato sotto la direzione della prof. Olga Lucchi, di cui sarà ricordata l’appassionata attività in carcere. Si concluderà alle 19 con un aperitivo.

Il sabato mattina, 5 ottobre, sono previste visite guidate delle scuole superiori di Foligno con letture di scritti di detenuti. Il pomeriggio del sabato sarà dedicato alla presentazione di due tesi di laurea. La prima “Il cibo in carcere”, alle 16, vedrà protagonista il dott. Tommaso Amato, laureato in scienza delle comunicazioni nel 2017. La tesi sarà illustrata dal prof. Giovanni Pizza, docente dell’Università di Perugia. La seconda “Lettere dal carcere di Antonio Gramsci”, alle 18, verrà presentata dal prof. Fausto Gentili e dal dott. Luigi Della Volpe, che con questo lavoro ha conseguito la laurea nel 2017.

Il mattino di domenica 6, a partire dalle 10, ci sarà la già menzionata tavola rotonda sul volontariato in carcere. Il pomeriggio, per la felicità di adulti e bambini, la compagnia SIneNOmine proporrà alle 16, presso la sala Piermarini, lo spettacolo “Pinocchio scomposto”, realizzato nell’ambito del festival di Spoleto di questo anno, e che ha avuto ampi consensi di pubblico e critica.

Alle 17.30 si proseguirà con la presentazione della terza tesi a cura della prof.ssa Francesca Gianformaggio, che insieme al dott. Patrizio Trovato parlerà de “I paesaggi di Giuseppe Verga”.

Gli incontri del pomeriggio si concluderanno, alle 18.30 con un libro: “Il risolutore”, scritto dal detenuto Giambattista Scarfone, pubblicato da Morlacchi; ne parleranno il cugino dell’autore, dott. Antonio Scarfone e le volontarie Alessandra Squarta e Luciana Speroni.

L’iniziativa si concluderà allo Zut, alle ore 20.30, con lo spettacolo teatrale “Monologhi” interpretato dagli attori della compagnia SIneNOmine, per il quale è necessaria la prenotazione al numero 3472939271.

Responsabili e curatrici del progetto sono Rita Cerioni e Lucia Vezzoni, volontarie nella casa di reclusione di Spoleto.

Nell’immagine una foto dello spettacolo “Pinocchio scomposto” realizzato nella Rocca Albornoziana di Spoleto durante il Festival dei Due Mondi
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