Tanto tuonò che piovve: i vigili del fuoco permanenti lasceranno definitivamente Norcia dal 18 novembre. A concretizzare gli allarmi già espressi dalla Uil di categoria nelle ultime settimane è un ordine di servizio del comandante provinciale di Perugia dei pompieri di quattro giorni fa, che richiama altrove gli operatori finora distaccati nella città di San Benedetto.
Nei due atti, datati 30 ottobre, è previsto che
Il personale attualmente impiegato al distaccamento di Norcia deve presentare domanda di mobilità interna per l’assegnazione di una nuova sede. Si precisa altresì che, qualora a seguito delle valutazioni in merito alla dotazione organica della stessa sede di cui al Decreto del Capo del Corpo n. 126 del 04/04/19 venga assegnato nuovo e sufficiente organico da
impiegare nel distaccamento di Norcia, il suddetto personale avrà priorità nell’eventuale scelta di rientro alla sede di Norcia”.
A Norcia, quindi, rimarranno i vigili del fuoco volontari, come era prima del terremoto e sin dagli anni ’70. Nonostante, nel nome del “distaccamento misto” istituito dopo il sisma del 2016 con poca chiarezza, sia stata inaugurata una sede (seppur prefabbricata) che sarebbe costata circa 200mila euro.
La questione è annosa ed ha passato già due Governi (il Conte bis è il terzo) senza soluzione. Tutto è iniziato quando, dopo le scosse di terremoto del 2016, a Norcia è stato istituito un distaccamento dei vigili del fuoco permanente, assegnando però non tutto il personale necessario per la piena operatività. In questo modo, cioè, si è dato vita ad un distaccamento misto, fatto da pompieri di professione e volontari. Era aprile 2017 ed il decreto ministeriale era stato firmato dall’allora ministro dell’Interno Minniti (sottosegretario era il cerretano Gianpiero Bocci, Pd). A gennaio di quest’anno esplode la polemica ed a Norcia arrivano i vertici dei vigili del fuoco e il sottosegretario di quel periodo, il leghista Stefano Candiani. La questione è tutt’altro che risolta, anzi l’esponente del Carroccio dice chiaro e tondo che vigili del fuoco permanenti e volontari si equivalgono.
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Nel silenzio, la situazione rimane invariata fino a qualche giorno fa, quando a lanciare l’allarme è la Uil Vvf regionale: dal 18 novembre via tutti i vigili del fuoco permanenti da Norcia. Nonostante si sia in piena campagna elettorale, tutti sembrano disinteressarsi del problema. Incalzati, intervengono il candidato presidente Vincenzo Bianconi e l’onorevole Walter Verini. Parole di circostanza, poi ancora il silenzio. Passano le elezioni regionali ed il 30 ottobre, appunto, arriva l’atto ufficiale: i pompieri fissi in servizio a Norcia devono chiedere di essere trasferiti e se le cose cambieranno, avranno la precedenza per tornare a Norcia.
Ancora una volta, ad alzare la voce, proclamando lo stato di agitazione a livello nazionale, è la Uilpa Vvf. Che è pronta anche allo sciopero e pensa poi ad altre eclatanti azioni.
“Il grido di allarme che la nostra Organizzazione Sindacale aveva lanciato qualche settimane fa sul futuro dei Vigili del Fuoco di Norcia – esordiscono in una nota il segretario regionale Uilpa Vvf Giuseppe Ferraro e quello provinciale Filippo Ferdinandi – si è purtroppo concretizzato. Infatti, nel silenzio assordante della politica locale, il Comandante dei Vigili del Fuoco di Perugia ha rigettato tutte le proposte inviate dalla Uilpa Vigili del Fuoco, oltre ai provvedimenti attuati dagli uffici centrali, e con una decisione unilaterale ha emanato nella giornata del 30 ottobre un ordine del giorno del Comando, dove obbliga i Vigili del Fuoco che prestano servizio presso la sede di Norcia a presentare domanda di trasferimento presso altra sede.
In sostanza dal prossimo 18 novembre i 5 Vigili del Fuoco in forza lasceranno il distaccamento di Norcia, sulla quale calerà la serranda di chiusura. Lasciando un vasto territorio come la Valnerina sguarnito della presenza fondamentale e preziosa dei Vigili del Fuoco permanenti, lasciando la responsabilità di un eventuale soccorso ai pochi volontari presenti e al supporto di colleghi del Distaccamento di Spoleto!!! Una sede che dista un’ora circa di tragitto da Norcia, in condizioni meteo normali. In questa triste e dolorosa vicenda, dobbiamo prendere atto come già detto, della totale inerzia della politica umbra, dei suoi parlamentari e dei suoi consiglieri regionali neo eletti, i quali hanno totalmente ignorato il grido di allarme lanciato dalla nostra categoria nelle settimane scorse. Noi come Uil abbiamo dichiarato lo stato di agitazione della categoria e chiederemo nei prossimi giorni un tavolo nazionale direttamente al Ministro Lamorgese. La nostra Organizzazione è pronta a scendere con i Vigili del Fuoco di Norcia davanti al Viminale. Il distaccamento di Norcia non si chiude!”.
A Norcia, comunque, come detto, il servizio di soccorso continuerà ad essere garantito dai vigili del fuoco volontari e da quelli del distaccamento di Spoleto. E proprio i volontari nursini, pur dicendo di non essere né contro né a favore del distaccamento permanente nella città di San Benedetto, ricordano come loro dal 1974 sono presenti sul territorio, con ricambio generale, garantendo gli interventi necessari (circa 200 quelli annui prima del sisma). Anche in questi ultimi due anni e mezzo tra l’altro i volontari hanno garantito i turni di notte. E di recente 6 giovani del posto hanno fatto il corso per diventare vigili del fuoco volontari ed altrettanti sembra siano disponibili per il prossimo corso previsto in primavera. I volontari, insomma, a prescindere dalle scelte che il ministero dell’Interno vorrà attuare, per l’immediato e per il futuro, continueranno ad esserci.