Quando i politici, prendono decisioni che non rispecchiano le istanze dei cittadini che li hanno votati, c'è il fallimento della politica.
Non si placa la tensione politica generata dallo scontro tra minoranza e maggioranza sulla vicenda della Mozione sanità elaborata dalla 4^ Commissione e su cui il sindaco Sisti , senza tanti complimenti, ha dettato la linea del rinvio alla Commissione stessa per una quadra sul testo. A nulla sono serviti gli interventi infuocati di alcuni consiglieri per rinegoziare la decisione. Una di questi è Maria Elena Bececco di Spoleto Futura che ora, in una nota alla stampa, puntualizza la situazione:
Quando i politici, per qualsivoglia motivo, prendono decisioni che non rispecchiano le istanze dei cittadini che li hanno votati, si è di fronte al fallimento della politica.
Purtroppo, è quello che sta succedendo a Spoleto relativamente alla questione Ospedale e ieri in consiglio comunale ne abbiamo avuto l’ennesima e triste conferma.
Consiglio Comunale, sulla Sanità unanimità a fase alterne | Sì a mozione su Distretto Foligno-Spoleto-Valnerina
È spaventoso vedere la città sopraffatta da una tempesta perfetta dove un’irresponsabile congiunzione di interessi diversi da quelli della comunità riesce a far prevalere la volontà di non decidere.
Così un consiglio comunale, fino allo scorso anno unito sulla volontà di riavere un ospedale degno di questo nome ( vedi mozione votata all’unanimità del 22 dicembre 2021), con i reparti fondamentali per poter essere definito dea di primo livello tra i quali il “punto nascita”, oggi per un motivo sconosciuto ai più è soddisfatto di un progetto di terzo polo che vede l’ospedale di Spoleto estremamente depauperato e definitivamente privato delle sue eccellenze. Niente ortopedia traumatologica, medicina trasformata in geriatria, niente punto nascita. Ciò che resta è solo chirurgia programmata e ambulatoriale (e chissà, magari dobbiamo anche dirci grati per questo).
E aggiungo: mentre fino a ieri tutti erano d’accordo nel mandare un messaggio forte alla Regione con la mozione della IV commissione votata da tutti i commissari di maggioranza, al momento della decisione in consiglio, si è preferito ancora non trattare questo argomento e rinviarlo. Attesa. Rimando. Silenzio.
Così il nostro Ospedale, quello che era il primo punto nei programmi elettorali dei candidati sindaci, quello per cui erano state posizionate roulotte con luci accese in segno di protesta, ora non è più una priorità e anzi sembra che ora l’impegno maggiore sia quello di far rimaner le luci spente.