I lavoratori della Fils, riuniti ieri mattina in assemblea sindacale con la FpCgil, FpCisl e UilFpl, hanno chiesto a gran voce un radicale cambio di passo. Sia gli operai che gli impiegati dell’azienda hanno dimostrato massima disponibilità alla flessibilità anche oltre quanto previsto dalla legge e dalle norme contrattuali, pur di dare il proprio
contributo al salvataggio.
Ma i sacrifici saranno accettati solo e soltanto se sarà adottata una chiara riorganizzazione dei servizi e se saranno chiare anche le responsabilità soggettive, ed oggettive, nella nuova organizzazione.
Dall’assemblea di ieri è emersa una forte preoccupazione per il fatto che al momento attuale, non è ancora stato presentato ai sindacati un piano industriale, dal quale possa desumersi quali interventi organizzativi radicali la proprietà e la società intendano porre in essere al fine di mettere tutti nelle condizioni di poter svolgere le attività nel modo più produttivo possibile.
In conclusione – fanno sapere le sigle sindacali – l’assemblea ha chiesto all’unanimità di porre regole organizzative chiare nonchè di applicare, integralmente, il contratto di lavoro degli enti locali, nel quale sono già ben indicati diritti e doveri dei lavoratori.