Dopo il finanziamento di quasi 10 milioni con il Pnrr è stato aperto un bando di concorso del Ministero per acquisire la migliore proposta progettuale
Dopo il finanziamento da 9 milioni 585 mila euro con il Pnrr, è partito anche per la scuola Dante Alighieri di Città di Castello l’iter progettuale che porterà alla costruzione del nuovo edificio (destinato a ospitare oltre 300 studenti) nell’attuale sito del quartiere La Tina.
Come annunciato dal sindaco Luca Secondi, insieme all’assessore ai Lavori Pubblici Riccardo Carletti e all’assessore ai Servizi Educativi Letizia Guerri c’è infatti anche l’istituto tifernate tra le 212 scuole di tutta Italia per le quali il Ministero dell’Istruzione ha aperto un bando di concorso finalizzato all’acquisizione delle proposte progettuali per la realizzazione di nuove scuole, previste dal programma “Futura – La scuola per l’Italia di domani”.
“La partenza nei tempi previsti della nuova Dante Alighieri è motivo di grande soddisfazione – sottolineano i tre amministratori – perché dà immediata continuità al risultato davvero importante che, grazie al lavoro dei nostri uffici tecnici comunali, abbiamo conseguito lo scorso maggio ottenendo il finanziamento con i fondi Pnrr più alto in Umbria del programma Futura”.
L’obiettivo del bando del Ministero è quello di coinvolgere le migliori professionalità (ingegneri, architetti, etc.) per dotare i territori di una nuova architettura scolastica, sicura, rispettosa dell’ambiente e allineata ai più attuali standard di insegnamento e apprendimento.
Il bando prevede due fasi: nella prima, i partecipanti dovranno elaborare le loro proposte per la costruzione delle nuove scuole. Le commissioni giudicatrici sceglieranno poi, per ciascuna area, le migliori 5, che accederanno così alla fase successiva, nella quale saranno predisposti i progetti di fattibilità tecnica ed economica. A valutare le proposte progettuali saranno 20 commissioni, che decreteranno la migliore per ciascuna delle 212 aree.
“Il progetto che sarà scelto per la scuola Dante Alighieri – ricordano Secondi, Carletti e Guerri – diventerà di proprietà del Comune e spetterà poi a noi affidare le fasi successive di progettazione e realizzazione dei lavori che, in base al cronoprogramma definito dal Ministero, dovranno essere eseguiti entro il 30 giugno del 2026”.