Il lungo restauro della Fontana di piazza Tacito entra nella fase più delicata. I lavori al simbolo di Terni erano iniziati nell’estate del 2013 ma come spesso accade in queste operazioni il monumento è ancora un cantiere aperto e nei prossimi mesi si entrerà nella fase cruciale: quella che prevede la rimozione del Mosaico dalla fontana.
La soprintendenza alle belle arti e al paesaggio dell’Umbria ha detto sì al distacco conservativo dei mosaici della, vicenda in standby dal 2 aprile scorso, e l’Amministrazione Comunale si è detta pronta a riattivare il cantiere del restauro del monumento. Entro gennaio verranno ultimate le procedure burocratiche per individuare la ditta che effettuerà i campionamenti del distacco, una verifica di tipo tecnico per poi procedere all’intera rimozione conservativa dell’opera del Cagli.
Per fare questa prova di distacco verranno osservate le prescrizione fornite dall’istituto superiore del restauro del Mibact, partner tecnico individuato dall’ufficio lavori pubblici del Comune di Terni. L’operazione di rimozione dei mosaici dovrebbe durare circa due mesi. A primavera inizieranno le procedure per la ricostruzione del nuovo mosaico seguendo i disegni originali di Corrado Cagli utilizzando però tecniche di realizzazione adeguate alla conservazione e all’azione dell’acqua.
Inoltre le risorse idriche della Fontana, così come previsto nel nuovo progetto, saranno trattate con un impianto tecnico all’avanguardia realizzato dalla Asm, per essere così meno aggressive verso il rinnovato mosaico. L’obiettivo è concludere l’intervento in un anno lavorativo. “Siamo da sempre pronti per proseguire nei lavori – dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Bucari – di recupero e valorizzazione della Fontana. Come assessorato e come uffici comunali questo intervento rientra tra le priorità assolute. L’apporto di una progettazione di qualità che si sta avvalendo anche della consulenza dell’istituto superiore del restauro di Roma è un elemento di grande garanzia“.