Prima della data di inizio ufficiale del ministero presbiteriale (18 giugno) il presule affronterà un pellegrinaggio di tre giorni con i fedeli, per unire simbolicamente le due Diocesi e "conoscere la chiesa tifernate attraverso i volti, le storie e le terre che la attraversano"
Si avvicina sempre di più l’importante data di sabato 18 giugno, quando alle ore 18, nella Cattedrale di Città di Castello inizierà ufficialmente il ministero pastorale del nuovo vescovo Luciano Paolucci Bedini.
Ma come promesso appena dopo l’elezione, il presule arriverà in Altotevere a piedi, partendo proprio dalla diocesi di Gubbio, in un pellegrinaggio che vuole subito esprimere una simbolica unità tra i due territori, uniti d’ora in poi “in persona episcopi”.
Proprio nei giorni immediatamente precedenti il 18 giugno Paolucci Bedini ha dunque deciso di percorrere il cammino che, sulle orme di San Francesco, unisce queste due Chiese, “sorelle che il Signore ha voluto affidarmi. È un atto personale di pellegrinaggio, per prepararmi, nella preghiera e nell’affidamento al Signore, ad incontrare tutti voi. – ha precisato il vescovo – Partirò da Gubbio la mattina del mercoledì 15 giugno prossimo, con chi vorrà accompagnarmi, anche solo per un tratto o un momento, nei giorni che seguiranno, per arrivare alle porte di Città di Castello la sera di venerdì 17. Non è questo l’arrivo ufficiale del nuovo Vescovo, ma prima di abbracciare la Chiesa-Sposa di Cristo desidero incontrarla, come nel tempo del fidanzamento, per conoscerla ed imparare ad amarla attraverso i volti, le storie e le terre che la attraversano”.
Il percorso, nel dettaglio, prevede come detto la partenza da Gubbio mercoledì 15 giugno, alle 8, verso San Benedetto Vecchio (per il pranzo), poi l’arrivo a Pietralunga, dove si celebrerà l’eucaristia alle 18 e, a seguire, la cena offerta dalla comunità. Giovedì 16 partenza alle 8 da Pietralunga verso Pieve de’ Saddi, per l’eucaristia e il pranzo. Nel pomeriggio l’arrivo a Candeggio (cena offerta dall’accoglienza). L’ultima tappa è prevista per venerdì 17: alle 8 si parte da Candeggio verso il Sasso (per il pranzo) e poi si scende verso Città di Castello con arrivo al Convento degli Zoccolanti.
Chiunque potrà accompagnare il cammino del presule lungo la Via di Francesco, contattando per informazioni Don Francesco Cosa al numero 328.033.82.61. “A tutti chiedo di accompagnare i miei passi con la vostra preghiera e il vostro affetto – ha aggiunto il vescovo – e nell’attesa di incontrarvi nei giorni che seguiranno, vi benedico di cuore!”. Giovedì 9 giugno, intanto, l’amministratore apostolico della Diocesi di Città di Castello, monsignor Domenico Cancian, sarà in Consiglio comunale per salutare i componenti della massima assise cittadina.
Luciano Paolucci Bedini è nato a Jesi il 30 agosto 1968. Entrato nel 1989 nel Pontificio seminario regionale marchigiano “Pio XI” a Fano, nel 1995 consegue il baccellierato in teologia e, nel 1999, la licenza in teologia pastorale presso l’Università Pontificia Salesiana a Roma. Il 24 settembre 1994 è stato ordinato diacono dall’arcivescovo Franco Festorazzi; il 30 settembre del ’95 lo stesso arcivescovo lo ha ordinato presbitero, nella cattedrale di San Ciriaco ad Ancona, per l’arcidiocesi di Ancona-Osimo. È stato direttore dell’Ufficio catechistico diocesano (1999-2011) e poi anche di quello regionale (2003-2010). Vicerettore del Pontificio Seminario regionale “Pio XI” di Ancona dal 2004 (nel 2010 ne è divenuto rettore). Il 29 settembre 2017 papa Francesco lo ha nominato vescovo di Gubbio. Il 3 dicembre seguente ha ricevuto l’ordinazione episcopale, nella chiesa di San Domenico a Gubbio, dal cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona-Osimo, co-consacranti il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, e Mario Ceccobelli, suo predecessore a Gubbio. Durante la stessa cerimonia ha preso possesso canonico della diocesi.