Mentre a Roma il borsino per la delega all’Editoria vede il suo nome in ribasso (il premier Conte spinge per avere come sottosegretario Roberto Chieppa) in Umbria il commissario del Pd Walter Verini cerca di convincere forze civiche e partiti di centrosinistra a superare il veto su Andrea Fora, il candidato civico che i dem hanno scelto di appoggiare.
Un appello, quello di Verini, che arriva all’indomani del discorso pronunciato a Terni da Matteo Salvini, che ha lanciato ufficialmente la candidatura di Donatella Tesei a presidente per il centrodestra. E le prime parole del videomessaggio di Verini sono proprio sul leader della Lega: “Ieri Salvini è venuto in Umbria. Dopo aver fatto un anno di disastri nel Paese è venuto a prendersi l’Umbria, ma non ce la farà“.
Salvini lancia Tesei e attacca il Governo: “Traditori poltronari”
Verini riconosce gli errori del Pd, ma anche i risultati raggiunti nell’aver governato questa regione resa “più vivibile”. Parla dei problemi da affrontare, a cominciare dal lavoro, dall’isolamento, dalla necessità di un maggior protagonismo delle città. E la “questione ambientale”. Concetti, questi ultimi, che sembrano volti a cercare di trovare un terreno comune con socialisti e verdi, che, insieme a UdT, L’Altra Umbria e Movimento delle Idee e del Fare, hanno dato vita alla seconda coalizione del centrosinistra, quell’Umbria Verde, Civica e Sociale che non accetta, soprattutto per come è arrivata, la candidatura di Andrea Fora a presidente. A loro, Verini chiede di superare le questioni sul metodo (“siamo in emergenza”) e guardare insieme al programma da stilare intorno alla figura di Fora.
Umbria Civica, Verde e Sociale: l’alternativa a Fora e al Pd
Ed a Fora Verini chiede uno sforzo simile a quello che è riuscito a fare Conte per la formazione del nuovo Governo, facendo venire meno i veti, compreso quello iniziale del Pd. Che in Umbria ha rinunciato ad avere un proprio candidato (“abbiamo detto no a candidature del nostro partito“). Chiede al presidente di Confcooperative Umbria di riuscire ad aggregare i partiti della sinistra, i socialisti, le forze civiche “che al momento hanno detto di stare da un’altra parte“.
Così come invita Fora a cercare il dialogo con il Movimento 5 stelle. Un “canale di dialogo” che, annuncia Verini, resta aperto. “Sappiamo che a Roma questo Governo discute anche su come far vivere nei territori questa nuova alleanza per l’Italia“.
Appelli che si uniscono agli incontri che il commissario dem sta facendo, con i sindaci del centrosinistra e con i rappresentanti dei partiti, per convincerli a stare nella grande alleanza a sostegno di Andrea Fora.