In una casa di Cerreto di Spoleto trovati 18 reperti archeologici tra vasi e monili, scatta la denuncia. Indagini in corso sulla provenienza
Nella casa di un 61enne, in Valnerina, c’erano vasi e monili etruschi e greci, risalenti presumibilmente all’ottavo secolo a.C.. A scoprire i reperti archeologici – 18 in totale – sono stati i carabinieri della Compagnia di Spoleto (ed in particolar modo quelli della stazione di Cerreto) con la collaborazione del reparto speciale del Nucleo tutela patrimonio culturale di Perugia.
Ad essere sequestrati sono stati vasi, piccoli contenitori, monete ed oggettistica varia, di origine etrusca e di provenienza antica della Magna Grecia, risalenti presumibilmente all’VIII secolo prima di Cristo.
L’attività “chirurgica” posta in essere dai Carabinieri di Cerreto di Spoleto è stata contraddistinta dall’intervento attento e specialistico del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Perugia che ha provvisto ad effettuare un pronto repertamento di tutta l’oggettistica posta sotto sequestro, catalogata individualmente per poi procedere alle successive verifiche nella Banca Dati di tutti i reperti trafugati, oggetto di furto e immessi sul mercato parallelo di vendita a cura di spregiudicati compratori.
I militari operanti, dopo le opportune verifiche, hanno denunciato a piede libero l’uomo – un 61enne – nella cui disponibilità, a Cerreto di Spoleto, era il materiale sottoposto a sequestro e che non ne ha saputo giustificare il possesso. Dovrà rispondere di ricettazione di beni culturali (art. 518 quater del codice penale).
Le indagini – che sono partite da alcune segnalazioni – proseguiranno, partendo proprio dal singolo repertamento dei 18 reperti – che sono stati sequestrati e vengono conservati a cura del Nucleo Tpc di Perugia – fino ad una compiuta classificazione di tutti i materiali per la corretta collocazione geo-temporale, e quindi utile a descrivere dettagliatamente l’origine.