Sette i focolai, il primo a Neurochirurgia | Il passaggio da un'assistenza, un paziente e un operatore sanitario | Visite e interventi rinviati
Così le varianti Covid sono entrate nell’ospedale di Perugia, tra la fine di dicembre e la prima settimana di gennaio. Portate da asintomatici. In un caso da una persona che faceva assistenza a un degente no Covid. Nell’altro da un paziente ricoverato per un’altra patologia. In un caso da un operatore sanitario, che pure era risultato negativo al test antigenico periodico.
L’allarme scattato prima di Natale
L’allarme è scattato prima di Natale, nel reparto di Neurochirurgia. Dove si è registrato un incremento dei contagi. Una anomalia che aveva indotto ad inviare campioni all’Istituto superiore di sanità per verificare la presenza di varianti Covid, attraverso il sequenziamento. Ma l’esito era stato negativo.
Poi però c’è stato un altro cluster, sempre nel reparto di Neurochirurgia. Contagi che hanno allarmato, soprattutto per la reinfezione di due operatori che erano già stati contagiati e che erano tornati negativi. Tra questi è stata individuata la variante brasiliana. Presente nei focolai che hanno interessato altre 7 unità operative dell’ospedale di Perugia. Dove la variante brasiliana è entrata sicuramente tra la fine di dicembre e la prima settimana di gennaio, almeno attraverso i tre portatori asintomatici.
Il vertice in ospedale: le misure
La presenza dei focolai aveva già indotto la direzione dell’Azienda ospedaliera a sospendere gli ingressi di parenti e per l’assistenza dei degenti.
Questa mattina, in un vertice tra Azienda e Comitato tecnico scientifico regionale sono stati definiti ulteriori interventi per evitare nuovi focolai all’ospedale. E per riorganizzare le attività.
Gli interventi e le visite differibili saranno rinviate di una, due settimane.
Saranno inoltre limitati al massimo gli accessi e vietate le assistenze dei pazienti. Ampliate tutte le misure di tracciamento sul personale, attraverso il raddoppio dei test per dimezzare il tempo di latenza.
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Ulteriori controlli alla Prosperius
Ulteriori controlli saranno effettuati alla Prosperius di Umbertide, dove continuano a salire i pazienti contagiati dal Covid. Si vuole verificare il ruolo della varianti del Coronavirus sulla rapida prorogazione.