Varchi elettronici in centro storico: ecco un primo bilancio, tra record di multe, immancabili polemiche sui social e qualche aggiustamento. Per cercare di fare chiarezza, almeno in parte, questa mattina siamo andati al Comando della Polizia Municipale, dove abbiamo incontrato anche la Comandante Piera Ottaviani.
Scompare la contestata scritta Inizio ZTL
Uno delle novità finite nel mirino dei critici internettiani, era la scritta bianca con l’indicazione ‘Inizio ZTL’ sui pannelli luninosi. Un messaggio che effettivamente, avrebbe potuto generare confusione per gli utenti della strada con il rischi di creare ulteriore disorientamento. Stando alle indicazioni del Comando dei Vigili Urbani comunque, per seguire le disposizioni previste dall’inzio della zona a traffico limitato, basta leggere la cartellonistica apposta lungo lo stesso palo dov’è il varco elettronico. Ad ogni modo – fa sapere la comandante – si trattava soltanto di un fattore tecnico, dipendente dalla società installatrice. La scritta in bianco con la dicitura ‘Inizio ZTL’ quindi non verrà più riproposta, ed in effetti già da questa mattina, tutti i varchi riportavano la scritta di colore verde ‘Varco non attivo’
Il ‘nodo’ delle scritte ‘Varco Attivo’ e ‘Varco non attivo’
C’è qualcuno che non riesce proprio a capire il senso, o meglio, il significato delle scritte Varco Attivo e Varco non attivo, eppure non è difficile: la scritta in rosso (come per i semafori) indicante Varco Attivo sta a significare che è attivo il sistema di videosorveglianza e che le telecamere sono pronte ad individuare le targhe non autorizzate e quindi a fotografare i trasgressori. Se invece il varco non è attivo si può transitare, come logica vuole. Ora, c’è chi ha proposto di scrivere messaggi diversi, ancora più chiari, ancora più specifici, a prova di incomprensione. C’è chi è arrivato a pensare che le scritte siano volutamente ‘fuorvianti’ ed elaborate in maniera tale da poter indurre in errore, incamerando così quante più multe possibili. Dal Comando della Polizia Municipale specificano che le indicazioni sono previste dal codice della strada e dalle indicazioni ministeriali. Come nel resto d’Italia, e non si capisce per quale motivo, i folignati debbano essere trattati in maniera diversa, mentre nelle altre città, anche vicine, sembrano capire senza troppi problemi. Qualche problema si è verificato con il varco di via Garibaldi, ma la ditta ha provveduto a riparare il meccanismo.
La verità sulle multe
“Per quanto riguarda il numero esatto di multe che sarebbero state comminate nelle prime 24 ore o nei primi due giorni di attivazione – sottolinea la comandante Ottaviani – io non ho fornito a nessuno nessun numero, nè sono stata interpellata in merito a quanto alcuni hanno pubblicato. Dobbiamo ancora approfondire tutta la documentazione e appena avremo tutti i dati sotto mano li renderemo ufficialmente noti”. Ma è comunque facile intuire che i numeri siano alti, ed incalziamo sulla vicenda. “Sono cifre importanti – ammette senza problemi la numero uno della Polizia Municipale di Foligno – ma riguarda tutti i varchi e tutti i mezzi targati, dagli scooter ai furgoncini. In molti erano abituati a passare senza i varchi attivi e può esserci stata superficialità”. Occorre infatti precisare, ancora una volta, che anche ciclomotori e motocicli debbono essere registrati se corrispondono i requisiti di autorizzazione.
Qualcuno ha insinuato che alcune multe verranno sospese o che comunque qualcuno riuscirà a non pagare. Anche su questo abbiamo chiesto chiarimenti. “Il sistema riconosce le targhe non autorizzate e nel caso scatta la foto e quindi si procede con la multa – ribadisce Piera Ottaviani – il tempo massimo è di novanta giorni ma entro un mese dovrebbero arrivare a casa degli interessati. Se poi qualcuno non vuole pagare può non pagare, ma poi finisce a ruolo e quindi verrà notificata la cartella esattoriale. Sono sistemi automatici e procedure standard che valgono ovunque”.
Se poi qualcuno non vuol pagarla può sempre fare ricorso, oppure pagarla in misura ridotta entro cinque giorni versando così, nello specifico, 56,7 euro invece che 81 euro. Inoltre, il 50% degli incassi da contravvenzioni, per legge deve essere reimpiegato per segnaletica stradale; potenziamento dei controlli; manutenzione; educazione stradale.