Seduta di fuoco. La maggioranza dice sì al piano di riequilibrio pluriennale
Via libera al predissesto del Comune di Valtopina. Il consiglio comunale ha dato l’ok in una seduta in cui era presente solo la maggioranza. La minoranza ha lasciato l’aula in polemica per la mancata iscrizione, all’ordine del giorno, delle proprie interrogazioni sul tema. “Il predissesto è una scelta obbligata“, ha detto il sindaco Gabriele Coccia. Il problema è la sentenza sul contenzioso per la ricostruzione di Giove.
La minoranza non partecipa alla seduta
“La minoranza ha deciso di non partecipare alla seduta del Consiglio comunale di ieri sera perché è stata censurata. La Giunta e la maggioranza, in maniera arbitraria e senza giustificato motivo, hanno infatti deciso di non inserire all’ordine del giorno tutte le interpellanze presentante del gruppo di minoranza su temi di grande importanza e urgenza per il futuro di Valtopina, come la sentenza di condanna per il Comune sul caso Giove e il conseguente milione di euro da pagare, la carenza di personale negli uffici comunali e le risorse destinate alla Mostra del Ricamo, il cartellone degli eventi estivi. Non è stato quindi possibile affrontare questi argomenti, attraverso un dibattito serio e costruttivo tra maggioranza e minoranza”. Lo rendono noto Lodovico Baldini, Antonio Bianchini e Nellì Magda Marasca, consiglieri comunali di minoranza a Valtopina, che il 27 luglio non hanno partecipato ai lavori del Consiglio. A rappresentare la scelta politica della minoranza è stata la consigliera Marasca, che ha lasciato la seduta prima delle comunicazioni del Sindaco, in rappresentanza anche degli altri due consiglieri non presenti fisicamente per motivi di salute.
“Maggioranza censura discussione su temi cruciali”
“La maggioranza ha voluto censurare la discussione su temi cruciali – riferiscono i tre consiglieri – assumendo un atteggiamento antidemocratico e irrispettoso nei confronti dei cittadini che ci hanno votato e di tutta la comunità valtopinese che ci sentiamo rappresentare. Pertanto, avvalendoci di quanto previsto dagli strumenti normativi vigenti, chiederemo la convocazione di un consiglio comunale straordinario in cui discutere in maniera adeguata e approfondita questi argomenti urgenti, a cominciare dalla questione Giove e dal rischio dissesto finanziario per il nostro Comune”.
Il problema delle interpellanze
“Non sappiamo – continuano – perché la maggioranza abbia deciso di non accettare le quattro interpellanze e il dialogo approfondito su temi così urgenti. Non ci è stata data alcuna comunicazione ufficiale. Lo abbiamo appreso dalla email con la convocazione dei lavori, in cui sono stati elencati i punti all’ordine del giorno. Anzi la decisione di non discutere nessuna delle nostre interpellanze era stata preannunciata su Facebook dal Sindaco, con un commento a un post in cui, fuori da ogni canone istituzionale e interpretando un ruolo sbagliato (secondo la legge, infatti, risposte del genere vanno date con formule istituzionali e la competenza su questo fronte è del Presidente del Consiglio comunale e non del Sindaco), diceva alla minoranza che non sarebbero state accolte perché non presentate correttamente”. E ancora: “Seppure abbiamo verificato che le nostre interpellanze erano state formulate in maniera adeguata, per non lasciare alcun dubbio, cavillo o pretesto, le abbiamo accuratamente riproposte, in tempo utile, specificando ancor più chiaramente i punti in questione. Ma nessuna di esse è stata ugualmente accolta nella discussione, nonostante l’urgenza di alcuni temi rispetto ai quali avere risposte chiare dalla Giunta”.
“Comportamento antidemocratico”
“È la prima volta – spiegano ancora Baldini, Bianchini e Marasca – che accade un fatto del genere nel nostro paese e, a questo punto, crediamo che non si tratti soltanto di incompetenza politica e istituzionale, ma anche di comportamento antidemocratico e di mancanza di rispetto verso una minoranza che rappresenta quasi il 50% dei cittadini di Valtopina. Il Sindaco ha genericamente affrontato gli argomenti segnalati durante le comunicazioni, ma non ha alcun senso. I temi posti in discussione, per la loro urgenza e gravità, non possono essere affrontati con quattro chiacchiere all’inizio del Consiglio: vanno approfonditi adeguatamente. Questo modo di fare, approssimativo, arrogante e sprezzante, era stato palesato già in campagna elettorale. Purtroppo continua, a scapito della nostra comunità”.
“Continueremo a lavorare”
“Non ci fermeremo di fronte tale atteggiamento e, agendo sempre nei limiti fissati dalla legge, dallo Statuto e dal Regolamento comunali, continueremo a portare avanti le istanze che interessano il bene di Valtopina. Faremo in modo che questo modo di operare venga azzerato e continueremo informare i cittadini su ciò che accade in Comune e soprattutto sulle questioni che mettono a rischio il bilancio e comunale e il futuro del paese”.