Non solo i 60enni. Da metà maggior anche gli umbri over 50 potranno prenotare la vaccinazione anti Covid. La Regione Umbria, in conformità con le indicazioni emanate dal commissario straordinario per l’emergenza Covid, generale Figliuolo, sta riorganizzando la programmazione delle agende vaccinali sulla base degli approvvigionamenti previsti, in modo da iniziare anche la prenotazione degli over 50 da metà maggio e l’inizio delle vaccinazioni dai primi di giugno.
Il commissario per l’emergenza Covid in Umbria, Massimo D’Angelo, ricorda che è in corso un intervento di programmazione per garantire anche la pianificazione e la vaccinazione dei soggetti di età compresa tra i 69 e 60 anni e dei fragili appartenenti alle categorie 3 e 4 delle tabelle ministeriali, ai quali sarà somministrato una tipologia di vaccino differente da quello indicato per i cinquantenni e over 50.
Ulteriori dettagli sulla rimodulazione della campagna vaccinale saranno forniti in maniera puntuale a partire dalla prossima settimana.
Intanto si apre la fase della somministrazione, in via sperimentale, da parte dei farmacisti dei vaccini anti Covid. In base all’accordo, la somministrazione dei vaccini avverrà da parte dei farmacisti abilitati, nel rispetto dei requisiti minimi strutturali dei locali e delle opportune misure per garantire la sicurezza degli assistiti. La prenotazione delle vaccinazioni somministrabili in farmacia sarà effettuata su agende dedicate, gestite da ogni singola farmacia, sulla base dei programmi di individuazione della popolazione target definiti dalla Regione, in conformità al Piano strategico nazionale dei vaccini.
A intervenire nel merito è Antonio D’Acunto, presidente del Consiglio direttivo di Assofarm Umbria che è parte attiva del progetto: “Voglio ringraziare le farmacie che hanno accettato questa sfida, superando le difficoltà ad essa legate” dichiara D’Acunto. Che aggiunge: “Difficoltà di ordine economico-finanziario, visto l’importante sforzo a cui queste realtà sono chiamate, mettendo in campo risorse in gran parte proprie, e difficoltà logistiche e organizzative soprattutto per la necessità di svolgere ogni aspetto di questa operazione in assoluta sicurezza. È importante anche sottolineare – prosegue il presidente di Assofarm Umbria – come i farmacisti e tutto il personale coinvolto abbiano accolto con responsabilità e spirito di servizio questa iniziativa, nella consapevolezza del nuovo ruolo che le farmacie sono chiamate a ricoprire: sempre più farmacie dei servizi, sempre più presìdi e punti di riferimento territoriali del servizio sanitario nazionale”.
Alle 8 di questa mattina, venerdì 7 maggio, in base al report aggiornato in Umbria risultavano inoculate 343.442 dosi di vaccino, di cui 234.762 con prima iniezione (30% della popolazione residente) e 109.857 immunizzati (14%).