Aveva promesso verità e chiarezza il rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Franco Moriconi, sulla questione delle iscrizioni allo Studium. Al suo fianco, questa mattina per la conferenza stampa convocata a Palazzo Murena, la professoressa Anna Martellotti, delegata per l’orientamento dell’ateneo perugino. Alla mano alcuni fogli contenenti i dati sulle iscrizioni. In base a quanto snocciolato, per le lauree triennali al 9 novembre il dato è quello di un aumento dell’8.83%. Ancora tutto tace per le iscrizioni alle lauree magistrali, invece, per le quali il conteggio effettivo dovrebbe essere pronto per tra i mesi di febbraio e marzo. “Non è cosa da poco – ha dichiarato il magnifico Moriconi – rispetto ad una media nazionale. Il risultato mi conforta, perchè vuol dire che stiamo facendo delle scelte positive. Si tratta di segnali che ci fanno sperare che potremmo arrivare ad un +10% per quest’anno, rispetto al 2014, con l’obiettivo di toccare la soglia dei 25mila studenti“. Cifra che lo stesso Moriconi reputa idonea all’accoglienza della città di Perugia. Ad oggi, sembra in base ai pochi numeri messi a disposizione questa mattina, l’ateneo si posiziona tra quota 22mila e 23mila studenti. Si parla poi, sempre restando alle immatricolazioni, di 3.909 studenti per l’anno accademico 2015/2016, per un saldo positivo di +317 studenti. Numeri in mantenimento, dunque, sui quali però Moriconi pronuncia una sorta di “imprimatur”, affermando: “li gestisco io. Per avere i dati ufficiali, ci sono io“.
Il risultato per il rettore Moriconi è stato raggiunto grazie al lavoro di squadra svolto con l’ufficio orientamento, con la promozione dell’ateneo, che, bisogna sottolineare, “non è marketing, che piuttosto penalizza sul lungo periodo“. “Eravamo un ateneo scomparso dal panorama nazionale. Non c’era investimento perle attività di orientamento da parte delle ultime amministrazioni”, ha detto la professoressa Martellotti.
Guardando alla “geografia degli iscritti”, si parla di più di 300 studenti provenienti dalle regioni del sud: +70 i siciliani, +143 dalla Calabria, +129 dalla Puglia. E ancora, +157 dalle Marche, buon risultato per Palazzo Murena, se si pensa alla presenza nella regione di università attrattive come quella di Camerino. Recuperati poi 270 studenti dalla sola Umbria. Tra le facoltà che hanno ottenuto un buon risultato ci sono Beni Culturali, il nuovo corso di Psicologia, Agraria, Lingue. Non va invece bene a Narni, in particolare per l’apertura di alcuni corsi di laurea molto affini a Roma. Un saldo “ballerino”, come detto, e dunque non ancora del tutto disponibile: “alcuni studenti si iscrivono con la mora, altri aspettano la tredicesima“, ha precisato Moriconi. Se si parte dunque con un “handicap ereditato dagli scorsi anni”, non rimane che attendere qualche mese per avere un quadro più completo. Non senza prestare attenzione alla didattica e alla ricerca, promette Moriconi, per migliorare i curriculum didattici e renderli più appetibili e all’altezza dei tempo.
Tutto da decidere anche per il già conosciuto “extra-gettito” che dovrebbe essere a disposizione degli atenei dopo il cambio del calcolo ISEE. La Conferenza dei Rettori Italiani a riguardo è già al lavoro.
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