Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità ieri pomeriggio un nuovo atto d’indirizzo per la difesa e lo sviluppo del polo universitario ternano. L’atto, dopo l’informativa del sindaco nell’ultima seduta consiliare, è stato elaborato dalla conferenza dei presidenti dei gruppi, insieme all’ufficio di presidenza.
Il consiglio comunale, vi si legge, “impegna il sindaco e la giunta ad “attuare le linee di indirizzo già espresse dal Consiglio nella delibera del 22 marzo 2011; ad attivarsi affinché nel costituendo Statuto dell’Università venga riconosciuta e valorizzata la realtà universitaria ternana e venga prevista la presenza nel consiglio di amministrazione di un rappresentate del territorio; a promuovere un incontro con i parlamentari eletti in Umbria; a promuovere un incontro fra una rappresentanza consiliare ternana, Giunta Regionale e capigruppo del Consiglio Regionale al fine di giungere ad un Consiglio Regionale Straordinario a Terni; a promuovere tutte quelle iniziative tese ad una mobilitazione più complessiva dell’intera comunità ternana per la sensibilizzazione dell’intera opinione pubblica regionale”.
Nelle premesse dell’atto, il consiglio comunale dopo aver ribadito “la validità delle deliberazioni unitarie già espresse sia in sede di consiglio straordinario svoltosi nel gennaio del 2009 sia nell’ultima deliberazione del marzo 2011”, in particolare “ritiene, anche alla luce del dibattito in corso in seno all’Ateneo regionale sull’ipotesi di riforma dello Statuto, e in riferimento ad alcune prese di posizione soprattutto da parte di chi rappresenta l’istituzione Università e tenuto conto degli orientamenti precedentemente espressi dai livelli istituzionali e anche dalla presidente della Giunta regionale Marini, di precisare ulteriormente le seguenti linee di indirizzo: il percorso di riforma deve rappresentare un’occasione storica per l’intero territorio dell’Umbria che deve portare a una vera e propria fase costituente dell’”Università dell’Umbria” che sappia coniugare la didattica e la ricerca e in questo quadro Terni costituisce una fondamentale risorsa per tutto il sistema universitario umbro anche in forza dell’impegno profuso e delle esperienze realizzate; in particolare torna a ribadire la necessità di un’ adeguata offerta formativa che possa esplicitarsi, al fine di un effettivo radicamento, sulla presenza di tre dipartimenti universitari (ingegneria-economia-medicina), piattaforme tecnologiche e corsi di laurea magistrale e su una rappresentanza nel costituendo consiglio di amministrazione”.
“Lla città di Terni – si legge ancora nell'atto – scevra da ogni logica campanilistica e di sterile rivendicazione territoriale, intende continuare a fare la sua parte in un contesto economico in cui è richiesto a tutti, a partire dagli organi istituzionali, di poter contribuire anche ad un effettivo snellimento burocratico e semplificazione gestionale e amministrativa; che le ragioni dell’integrazione e della collaborazione territoriale sono alla base dei rapporti fra Università e Regione dell’Umbria. Le stesse, che hanno portato ad una nuova definizione in ambito sanitario (vedasi nuova Convenzione), devono essere alla base di un rapporto più ampio che possa vedere protagonista l’intero territorio regionale. In questo senso Terni rivendica pari dignità, suffragata da azioni concordate e dentro una logica condivisa e razionale di sviluppo complessivo”.