Come anticipato ieri con il primo articolo, oggi ed ancora domani, vi proponiamo le prove di scrittura degli studenti del Quinto anno di corso del Liceo Scientifico “G. Marconi” di Foligno, Istituto che partecipa insieme ad altri, all'iniziativa degli Amici della Musica, per la celebrazione del 15° dell'Unità d'Italia.
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di Chicchini Maria Elena 5cn
Un nuovo concerto dell'Associazione Amici della Musica per il Progetto “Identità e coscienza nazionale nella cultura musicale italiana della prima metà dell'Ottocento” che, in occasione del centocinquantesimo anno dall'Unità d'Italia, offre ai ragazzi delle scuole superiori di Foligno l'occasione di partecipare a concerti di artisti internazionali. Non solo: il progetto ricostruisce l'identikit di illustri personaggi storici, svelando le loro più nascoste doti e nuovi loro insoliti volti. Protagonista di questo secondo evento è Giuseppe Mazzini. Passato alla storia per la costituzione della Giovine Italia e per lo spirito risorgimentale, Mazzini nasconde però una forte passione e un grande interesse per la musica, celato dagli avvenimenti storici e dalle attività romantiche e politiche.
Mazzini fu studioso di musica, ed eccezionale suonatore di chitarra, strumento al quale si avvicinò per merito della madre e che abbandonò dopo la morte di questa. Compose poi “La filosofia della musica” opera che diventa nuova testimonianza del forte legame esistente tra il personaggio risorgimentale e le sue amate note e melodiche armonie. Sono proprio i brani da lui amati ed eseguiti che verranno presentati al concerto di domenica 20 febbraio all'Auditorium S. Domenico di Foligno.
Saranno proposte alcune composizioni che il personaggio risorgimentale amava eseguire, da Paganini a Rossini ed un suo brano, tratto da un canto pastorale della campagna bernese. Ad eseguire le composizioni saranno i musicisti Angelo Persichilli al flauto, Massimiliano Destro al violino e Fabio Renato D'Ettorre alla chitarra. Il concerto sarà preceduto da una conferenza di presentazione che avrà luogo il 19 febbraio, tenuta da Stefano Ragni, importante musicista, giornalista, critico musicale, scrittore, insegnante di pianoforte e di storia della musica. Un evento quindi che riesce a integrare perfettamente la storia della nostra nazione con la musica, potente ammaliatrice di uomini e donne di qualsiasi età e civiltà.
Un evento che riesce ad avvicinare i personaggi storici ai nostri giorni e ai nostri giovani, togliendoli dall'immobilismo e astrattismo dei libri di storia, che li rendono a volte eroi poco interessanti. Mescolando magistralmente musica e storia, si produce un insieme di sentimenti risorgimentali importanti per attualizzare un sentimento irrinunciabile di appartenenza a una comune nazione.
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di Leonardo Pucci, Filippo Ciccioli, Jacopo Laviola, Lorenzo Chirico, Alice Girolamini, Alice Giovannini, Gaia Ciancaleoni, Silvia Brilli, Nicolò Garofoli -Classe 5CN
Dopo l'esordio del 15 gennaio, la stagione concertistica organizzata dagli “Amici della musica”di Foligno prosegue con la seconda performance di Angelo Persichini al flauto, Massimiliano Destro al violino e Fabio Renato D'Ettorre alla chitarra. Si svolgerà infatti domenica 20 febbraio, alle ore 17, all'Auditorium S. Domenico di Foligno il concerto ” Mazzini in esilio. Musica da Camera del Risorgimento”, dedicato alla figura del patriota Giuseppe Mazzini, uomo chiave del periodo risorgimentale. Al concerto assisteranno gli studenti delle scuole che hanno aderito al progetto “Identità e coscienza nazionale nella cultura musicale italiana della prima metà dell'Ottocento”: il Liceo Scientifico ” G. Marconi”, il Liceo Classico, il Liceo Scienze Umane e l'Istituto Tecnico Commerciale. L'evento sarà preceduto da una conferenza del professor Stefano Ragni su “Filosofia della Musica di G. Mazzini”, che si terrà sabato 19 a Palazzo Trinci, dove si approfondirà il lato meno conosciuto del noto “carbonaro”. Pochi sanno infatti che Giuseppe Mazzini fu un grandissimo appassionato di musica, che egli definiva, nella sua opera intitolata “Filosofia della Musica”, algebra dell'anima. Questo saggio è una riflessione di un uomo “che non sa di musica, se non quanto gl'insegna il cuore, o poco più”, che essendo nato in Italia, patria della Musica sente il dovere di parlarne. La musica, scrive Mazzini nella sua opera, “è un linguaggio comune, capace di unire uomini di lingua e tradizioni differenti, persino di uno stesso paese come l'Italia.”
Grazie a questo carattere unificatore, la musica può lasciare un segno tanto nel singolo quanto nella società. Al concerto del 20 febbraio saranno eseguiti brani di Rossini, Mazzini, Giuliani e Paganini eseguiti da Angelo Persichilli al flauto, Massimiliano Destro, al violino e Fabio Renato D'Ettore alla chitarra, brani che Mazzini amava suonare da buon cultore della buona musica e abile chitarrista. Una buona occasione per scoprire il lato insolito di un grande personaggio storico
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