Unipg, il professor Binaglia vuole dimettersi, ma il neo - rettore Moriconi non ci sta / La Cgil: "clima non del tutto positivo" - AGGIORNAMENTI - Tuttoggi.info

Unipg, il professor Binaglia vuole dimettersi, ma il neo – rettore Moriconi non ci sta / La Cgil: “clima non del tutto positivo” – AGGIORNAMENTI

Redazione

Unipg, il professor Binaglia vuole dimettersi, ma il neo – rettore Moriconi non ci sta / La Cgil: “clima non del tutto positivo” – AGGIORNAMENTI

Mar, 05/11/2013 - 10:05

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Aggiornamenti ore 12.31 – Parla di “clima non del tutto positivo” la nota della Flc Cgil dell’Umbria in merito all’amministrazione dell’Ateneo: “se sono apparse nuove chiarezze e prospettive, non sono purtroppo mancati accordi e pressioni poco trasparenti e comunque esercitati nelle segrete stanze: una tradizione di cui l’Ateneo fatica a liberarsi e forse, in qualche sua parte, non vuole liberarsi. E sono comparsi, qui e là, qualche veleno e qualche strumentalità, non solo inutili ma anche dannosi per la vita della comunità Accademica. Non è mancata anche qualche incoerenza e qualche ambiguità (ad esempio, tutti i candidati dichiaravano, più o meno solennemente, l’incompatibilità del proprio programma con gli altri: sarebbe utile sapere pubblicamente le ragioni che hanno determinato repentine convergenze al momento del ballottaggio. Cambiare idea è, ovviamente, più che legittimo, ma a patto che ciò avvenga nella chiarezza e con motivazioni esplicite, per rispetto nei confronti dell’elettorato). Forse tutto questo è dovuto al drammatico ritardo cui si è ridotta la scadenza elettorale e alle pesanti conseguenze da ciò derivate nella ormai largamente percepita serietà della situazione dell’Ateneo. E forse qualche “vizio” è inevitabile. Tant’è: ora, nel pieno rispetto della volontà del corpo elettorale, è il momento di voltare pagina. Così si legge nella nota del sindacato, che, augurando buon lavoro al neo Rettore Franco Moriconi, non aspetta, ma piuttosto avanza le sue proposte: prima fra tutte, “cambiare strada rispetto al governo “opaco”, condizionato da consorterie e gruppi di potere troppo legati ad interessi personali; operare per qualificare l’attività dell’Ateneo sia nella didattica che nella ricerca; agire fin da subito sugli studenti“. Non manca poi l’attenzione per tematiche più ampie, come instaurare un nuovo rapporto con le istituzioni locali e definire le mansioni per personale TAB e CEL. Ed infine alcuni tasti dolenti: “il rapporto 1 a 10 nelle elezioni va rivisto, la esclusione dal C.d.A. va eliminata, va investito in formazione e aggiornamento, va riconosciuto il ruolo della contrattazione e la trasparenza della gestione, vanno riconosciute professionalità e responsabilità, magari evitando qualche “esternalizzazione” di troppo. Va riaperto subito il confronto sul ruolo del personale TAB nelle Aziende Ospedaliere“. Tutte urgenze che, secondo il sindacato, la nuova governance dovrebbe affrontare.

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Ore 10.05 – A quasi due settimane dall’elezione a Rettore dell’Università di Perugia del Professor Franco Moriconi, l’Ateneo umbro lavora ancora per la definizione della propria governance: non si hanno infatti notizie ufficiali sui nomi del nuovo prorettore, nè tantomeno su chi dovrebbe ricoprire ruoli dirigenziali, in particolare dopo un risultato elettorale che ha visto il personale amministrativo andare da tutt’altra parte. Intanto Moriconi ha deciso di respingere quanto deciso nel giorno del ballottaggio dal Professor Luciano Binaglia, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, il quale avrebbe voluto dimettersi dalla sua carica alla fine di ottobre: la motivazione starebbe giustificata dal fatto, secondo una nota dell’ex preside di Veterinaria, che senza Binaglia mancherebbe “una guida sicura ed esperta, come quella fin qui dimostrata dal professore, e si rivelerebbe oltremodo negativa per un’efficiente e proficua attuazione del nuovo modello organizzativo voluto dal legislatore per l’Università, in un settore così importante come quello dell’area medica”.

A chi avesse seguito la campagna elettorale dei cinque candidati all’ermellino della Studi sembrava abbastanza chiaro che proprio la facoltà di Medicina avrebbe costituito un “teatro di battaglia” piuttosto duro: roccaforte del Rettore uscente Francesco Bistoni (il quale dopo la pensione resta all’interno del polo di genomica), Medicina è anche la punta di diamante dell’intero Ateneo, centro di ricerca importante che si affianca alle eccellenze dell’ospedale Santa Maria della Misericordia, seppur attraversata da presunti scandali e scossoni virulenti. Intanto il Professor Binaglia non può che restare al suo posto, approfittando del clima più disteso che si respira nel post elezioni. All’ordine del giorno per il preside restano dunque la costituzione della Scuola di Medicina, oltre che l’attivazione dei dipartimenti e la redazione dei protocolli attuativi della convenzione per la sanità tra Università e Regione.

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