Claudio Bianchini
E all'improvviso nella sala rossa di Palazzo Trinci, eccoti spuntare la sagoma di una cassa di morto con tanto di scheletro deposto sul coperchio ligneo ed un grande mazzo di fiori. Affissi alla bara, manifesti funebri per annunciare la morte di Foligno e del suo centro storico.
Il sindaco spiazzato – Questa la clamorosa protesta, messa in scena questa mattina da due cittadini, che hanno fatto irruzione in apertura del convegno sulle pavimentazioni, promosso proprio dalla Confcommercio di Foligno. Un blitz tra il macabro e il goliardico, che ha lasciato di stucco i relatori, in particolar modo lo stesso sindaco, Nando Mismetti, che ha reagito con un plateale quanto sarcastico applauso alla messinscena.
Slogan durissimi – Nei manifesti listati a lutto, si legge: “Dopo anni di soprusi è venuta a mancare Foligno, assassinata da un'amministrazione comunale senza scrupoli nè iniziative. Siamo ridotti sul lastrico e senza alternative, ne danno il triste annuncio i cittadini e i commercianti tutti”. “Fermatevi e ragionate con noi! Risorgeremo” era scritto in un cartello lungo le assi in legno.
“Non ci menate” – Dopo un rapido giro difronte al palco e tra le poltroncine dei presenti, la bara è sfilata via ed ha lasciato la sala. I due contestatori si erano anche attaccati addosso dei fogli, con su scritto: “Non ci menate, vogliamo solo parlare”.
Affondo del centrodestra – Passa all'attacco anche il centrodestra, con una nota congiunta del capogruppo del Pdl, Riccardo Meloni; Daniele Mantucci di Rinnovamento e Giada Bollati di Cambiare Foligno. “Abbiamo ascoltato attentamente sindaco e assessori – scrivono – ma si sono solo difesi senza avanzare alcuna idea, nessuna programmazione, niente di niente sul futuro del centro storico. E’ davvero singolare in un convegno in cui si chiede quale sarà il futuro – ironizza il centrodestra – e poi ci si perde in discorsi macroeconomici, sottolineando la crisi economica mondiale ed il taglio dei trasferimenti statali.
“Stella critica la stampa” – Cosi come è anomalo sostenere, come ha fatto l’assessore Stella – incalzano – che ci sono allarmismi, da parte della stampa locale, su queste vicende. I cittadini, i commercianti e i tanti studenti erano li per sapere quale sarà il futuro della città, non per farsi raccontare il presente. Il presente lo vediamo tutti i giorni – attaccano Meloni, Mantucci e Bollati – un caos generale, vie chiuse da tempo e non riaperte, non c’e’ segnaletica, i parcheggi sotterranei sono solo un sogno.
Niente idee per il futuro –
Ci dovevate spiegare la vostra visione della città dopo le pavimentazioni – prosegue l'affondo – come potenziare il trasporto pubblico, il tipo di arredo urbano, come aumentare i residenti, i rapporti con i centri commerciali a ridosso del centro storico, la circolazione stradale. Forse pretendevamo troppo, d’altra parte queste scelte dovevano essere già state fatte, invece niente di tutto questo.