Anche in Umbria c’era il mare, in un passato molto remoto. E per scoprire questo tassello di storia della regione sarà possibile visitare il Museo dei cicli geologici di Allerona. Venerdì 23 febbraio, infatti, sarà presentato ufficialmente il nuovo allestimento del museo (ore 16), realizzato grazie al contributo della Regione Umbria ed al lavoro dei ricercatori dell’Università degli studi di Perugia. Un allestimento che fornirà l’occasione per conoscere le ricchezze paleontologiche del territorio alleronese e tuffarsi nell’antico ambiente marino.
I recenti ritrovamenti di resti fossili di cetacei e delle loro tracce, lasciate nei sedimenti marini del Quaternario (circa 1.75 milioni di anni fa), hanno infatti permesso di ampliare le conoscenze scientifiche sui paleoambienti marini dell’Umbria sudoccidentale.
Le ricerche svolte dai ricercatori dell’Università degli Studi di Perugia (Dipartimento di Fisica e Geologia) a partire dal 2011 e continuate negli anni successivi, sono alla base del nuovo allestimento del Museo di Allerona che accompagna il visitatore attraverso la lunga storia geologica fino all’attuale sviluppo antropico del territorio. Reperti di ambra grigia fossile, unico caso al mondo, (alla quale è stato dato il nome di Ambergrisichnus alleronae) oltre a denti di squalo, crostacei, molluschi e resti scheletrici di cetaceo, arricchiscono il patrimonio espositivo del museo, contribuendo alla diffusione della cultura scientifica ed alla comprensione della storia del territorio. La scoperta dell’ambra grigia fossile è oltremodo singolare, rappresentando l’unica testimonianza, al momento, della frequentazione di capodogli durante il Pleistocene nell’area di mare poco profondo di Allerona. Ad oggi ben 3 scheletri di cetacei sono stati recuperati dalle argille marine e appena il restauro sarà completato verranno esposti nel museo.
Alla cerimonia di venerdì 23 febbraio 2018 interverranno Sauro Basili e Maura Gilibini, rispettivamente sindaco e vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Allerona, Franco Moriconi, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Fernanda Cecchini, assessore alla Cultura della Regione Umbria, Antonella Pinna, presidente comitato per gli Ecomusei della Regione Umbria, Angela Baldanza, responsabile scientifico del museo e ricercatore del Dipartimento di Fisica e Geologia, Università degli Studi di Perugia, Massimiliano Rinaldo Barchi, direttore del Dipartimento di Fisica e Geologia, Cristina Galassi, direttore del Centro di Ateneo dei Musei Scientifici (CAMS), Giovanni Altamore, della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Umbria, Fiorello Primi, presidente nazionale dei Borghi Più Belli d’Italia e gli artisti Ornella Ricca e Pietro Spagnoli, creatori dell’opera “Earth: due parole sul futuro”, in esposizione temporanea nella Sala Aurora attigua al Museo.