Umbria Mobilità, il Comune di Perugia si fa garante per 5 milioni - Tuttoggi.info

Umbria Mobilità, il Comune di Perugia si fa garante per 5 milioni

Redazione

Umbria Mobilità, il Comune di Perugia si fa garante per 5 milioni

Mar, 05/02/2013 - 13:55

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Il lotto delle pratiche in programma si è chiuso intorno alle ore 21 con l’approvazione, con 20 voti a favore (maggioranza), 13 contrari (12 opposizione e PdCI) e 2 astenuti (1 PD e 1 Prc), su Società Umbria TPL e Mobilità SpA.

Il patronage. Così come avevano fatto Regione prima e Provincia poi anche l’amministrazione perugina ha affermato il suo sostegno a Umbria Mobilità. Il Comune di Perugia lo ha fatto con una lettera di patronage nella quale si fa garante per 5 milioni di euro, in maniera cioè proporzionale al 22 per cento delle azioni che detiene nell’azienda di trasporti. La paura dei contrari al sostegno è che il voto favorevole potesse rappresentare il rischio di un debito di cui le casse del Comune avrebbero dovuto rispondere.

Ma il sindaco Boccali tranquillizza. “Nella preconciliare – spiega – non vi è alcun impegno di carattere finanziario e la lettera di patronage non rappresenta una fidejussione; quindi le preoccupazioni espresse da alcuni consiglieri sono infondate, perchè la pratica rappresenta solo un atto di indirizzo politico fermo che è necessario prendere e la cui attuazione sarà monitorata giorno per giorno”.

L’opposizione, ha espresso una compatta contrarietà nei confronti della pratica. Il centro-destra, pur chiarendo che Umbria Tpl è patrimonio di tutti, ha evidenziato una certa debolezza nella delibera proposta, da cui emergerebbero molteplici criticità. Il Pdl ha precisato che tutti i mali di Umbria Tpl non possono essere ascritti ai crediti vantati con il Lazio e Roma, perchè, al contrario, sono emerse forti responsabilità nella gestione dell’azienda da parte di dirigenti e politici. Sotto accusa, per il gruppo, gli sprechi del passato, le operazioni sbagliate, gli eccessivi stipendi dei manager, la creazione di un inutile sistema di società collegate. Secondo il PdL, infine, a fronte di un debito di oltre 140 milioni di euro, non è sufficiente presentare una delibera “approssimativa”, ma si sarebbe dovuta attivare una discussione generale per condividere con tutte le forze politiche una soluzione unitaria.

Il Pd, ha parlato di una delibera seria, responsabile e convincente, evidenziando come il piano aziendale posto a fondamento della holding fosse preciso e puntuale. Al contrario le cause della crisi di Umbria Tpl, secondo il partito di centro-sinistra, sono da attribuire al mancato rispetto degli impegni presi dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio, rei di aver accumulato debiti ingentissimi nei confronti dell’azienda. Il PD, inoltre, ha posto l’accento su alcune criticità esistenti nel sistema umbro. Il problema di fondo è, innanzitutto, che, mentre Perugia all’atto della costituzione dell’azienda unica ha operato con attenzione sia sotto il profilo occupazionale che della tariffe, in altri comuni con-soci lo stesso atteggiamento virtuoso non è stato tenuto. Altra problematica riguarda i fondi statali distribuiti dalla Regione ai vari Comuni; a Perugia resta riservato solo il 16% degli stessi, a fronte di una gestione di servizi molto vasta e comprendente anche varie forme di mobilità alternativa.

L’Idv ha preannunciato un voto positivo, pur evidenziando che non vi è certezza che il piano di ristrutturazione presentato sarà sufficiente al bisogno. Anche l’Idv ha chiarito che, alla virtuosità del Comune di Perugia, non è corrisposto identico atteggiamento da parte degli altri enti consoci. Infine il gruppo ha riproposto, in alternativa, l’ipotesi di far sì che la Regione rilasci ad Umbria Tpl un prestito-ponte, senza pesare dunque sulle casse del Comune.

Il Misto-Centro Democratico ha riconfermato che il Comune riceve fondi dalla Regione in quantità minore rispetto ai servizi che produce. Comunque il gruppo ha ricordato che, nel momento di crisi dell’azienda unica, serve buon senso e senso di responsabilità per uscirne, ma tramite operazioni sicure che tutelino nel contempo anche il Comune di Perugia ed i suoi cittadini.

Centro Dem., preannunciando comunque il suo voto a favore, ha proposto di modificare leggermente il contenuto della lettera di patronage, considerata da molti rischiosa.

Il PdCI ha votato contro. La garanzia richiesta al Comune di Perugia appare eccessiva e pericolosa nella prospettiva del pareggio di bilancio dell’Ente, tanto da spinegere a votare contro Pier Luigi Neri.

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