Umbria, lavoro in calo | Il Rapporto Ires Cgil - Tuttoggi.info

Umbria, lavoro in calo | Il Rapporto Ires Cgil

Redazione

Umbria, lavoro in calo | Il Rapporto Ires Cgil

Sempre meno i contratti a tempo indeterminato
Sab, 06/01/2018 - 14:27

Condividi su:


L’aggiornamento di dicembre, relativo al periodo gennaio-ottobre 2017, dei dati dell’Osservatorio Nazionale sul Precariato dell’Inps conferma ancora una volta le valutazioni dell’Ires Cgil dell’Umbria: continua a diminuire il lavoro a tempo indeterminato e dilaga il lavoro precario e povero.

Vediamo i dati sull’Umbria relativi al periodo gennaio-ottobre 2017: assunzioni a tempo indeterminato 9.417, assunzioni a tempo determinato 51.613, stagionali 2.721, apprendistato 4.753 per un complesso di attivazioni pari a 68.504. Le cessazioni complessive sono state 58.457.

Tenendo conto anche delle trasformazioni a tempo indeterminato da altri contratti, il complesso dei nuovi rapporti a tempo indeterminato è pari a 13.589, ovvero il 19,8% del totale dei nuovi contratti, una percentuale più bassa della media nazionale che è del 23,6%.

Inoltre, il saldo, sempre per quanto riguarda i tempi indeterminati, è negativo. Infatti, le cessazioni (15.153) sono superiori alle attivazioni sommate alle trasformazioni (13.589).

Sappiamo poi che il numero dei contratti non corrisponde al numero delle persone che proprio per la estrema precarietà e durata temporale sono costretti ad attivate più rapporti anche nell’arco di pochi mesi, non a caso in Umbria nel 2° trimestre 2017 (dice l’Istat) l’occupazione complessiva è diminuita. Con il dato – sottolineato anche dallo stesso istituto di statistica – che il 30% dei contratti ha una durata media di 1,4 giorni.

Si conferma insomma l’allarme occupazione in Umbria, “con l’esigenza di ridare dignità e diritti al mondo del lavoro, soprattutto giovanile. Infatti, finita la politica degli incentivi alle imprese crollano i tempi indeterminati, ma è evidente che non si può costruire il futuro dell’Umbria e del paese sul lavoro povero e precario” – come sottolinea Mario Bravi, presidente Ires Cgil Umbria.

“Da questo punto di vista è allarmante – sottolinea ancora Bravi – anche il fatto che nei primi 10 mesi dell’anno a livello nazionale il lavoro a chiamata è aumentato di oltre il 100%. I dati dimostrano il completo fallimento del jobs act, che non ha raggiunto l’obiettivo propagandato di creare lavoro stabile e nel frattempo ha visto dilapidare 18 miliardi di risorse pubbliche”.

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!