Sonia Di Pinto, la 46enne molisana uccisa il giorno di Pasqua nel ristorante “Vapiano” dove lavorava in Lussemburgo, è stata aggredita da due persone con il volto coperto.
E’ questa la terribile verità rivelata dalle telecamere di sorveglianza del locale di Kirchberg. I media lussemburghesi parlano infatti di un video in cui si vedrebbero chiaramente i due assassini incappucciati entrare durante l’orario di chiusura, picchiare la donna e trascinarla nel seminterrato dove c’è la cassaforte del ristorante. Qui avrebbero continuato a colpirla per poi rubare 3000 euro (l’incasso della serata).
Mentre in Lussemburgo proseguono le indagini, la salma di Sonia è arrivata in queste ore a Petacciato (Campobasso), suo paese d’origine. Qui, oggi (23 aprile), la camera ardente sarà allestita nella palestra della scuola media “Cuoco” fino alle 13 mentre alle ore 16 avrà luogo il funerale nella Chiesa di San Rocco.
Il sindaco Roberto Di Pardo ha proclamato il lutto cittadino: “La comunità di Petacciato partecipa commossa e unita al lutto che ha colpito la famiglia Di Pinto per la tragica morte dell’amata Sonia. Dolore e smarrimento sono i sentimenti prevalenti dell’intera comunità, che si stringe intorno ai genitori e ai fratelli per questa tragedia che lascia tutti nello sconcerto”. “Sonia era la mia vita e me l’hanno strappata nel modo peggiore. – aveva invece detto Sauro Diogenici, il fidanzato della donna originario di Gualdo Tadino, con cui si sarebbe dovuta sposare il prossimo 14 maggio.