Rispetto al passato, le abitazioni moderne hanno a disposizione tutta una serie di soluzioni innovative che consentono di rendere la vita domestica più efficiente, sostenibile e confortevole.
Ad esempio, per ridurre i costi in bolletta, aumentare l’efficienza energetica e contribuire alla sostenibilità ambientale, sempre più persone optano per l’installazione di pannelli fotovoltaici a casa. Questa scelta consente di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili, cioè sfruttando la luce solare.
Pur trattandosi di un’opzione assolutamente conveniente, prima di procedere con l’investimento è fondamentale conoscere alcuni aspetti legati alla progettazione, ai costi, agli incentivi e alla manutenzione dell’impianto. Vediamo, quindi, di analizzarli insieme.
I consumi
Un impianto fotovoltaico nella propria abitazione è realmente necessario? Questa è la domanda che ogni persona dovrebbe porsi prima di optare per questa soluzione. Per riuscire a dare una risposta concreta, è fondamentale valutare se i consumi elettrici giustificano l’investimento.
Ad esempio, per chi vive da solo ed è spesso fuori casa, il fotovoltaico può non essere conveniente nel breve e medio periodo. Al contrario, una famiglia numerosa che consuma molto dovrebbe tenerlo fortemente in considerazione.
È importante, inoltre, fare questa considerazione tenendo a mente che più i consumi si concentrano durante il giorno, maggiore sarà la resa economica dell’impianto.
Le tipologie
La prima cosa da comprendere prima di installare un impianto fotovoltaico presso la propria abitazione è il suo preciso funzionamento.
Si tratta di un sistema progettato per trasformare la luce solare in energia elettrica, tramite le celle solari presenti nei pannelli, che viene utilizzata direttamente in casa. In commercio esistono differenti tipologie di impianto fotovoltaico.
Il più popolare e diffuso è quello grid-connected, cioècollegato alla rete elettrica nazionale che consente di immettere l’energia in eccesso nella rete, generando un ritorno economico.
C’è poi l’impianto con accumulo che, tramite batterie, permette di immagazzinare l’energia non sfruttata per un utilizzo successivo (la notte e nei periodi di poca luce solare).
L’impianto fotovoltaico off-grid, invece, non è collegato alla rete e funziona solo con energia solare e batterie, mentre quello ibrido combina il fotovoltaico con altre fonti rinnovabili (eolico, biomassa), assicurando la massima autonomia anche in condizioni climatiche variabili.
L’idoneità
Una volta compresi quali sono le tipologie di impianto fotovoltaico disponibili, prima di procedere è essenziale anche capire se l’abitazione in cui deve essere installato è adatta ad ospitare questo sistema.
Per farlo bisogna considerare inclinazione ed esposizione del tetto, superficie disponibile e possibili ombreggiamenti, ovvero elementi che potrebbero ridurre la resa dei pannelli una volta posizionati (alberi, comignoli, edifici vicini, ecc.).
Gli incentivi
Il costo di un impianto fotovoltaico, pur variando in base alla potenza, ai materiali e agli extra (ad esempio le batterie di accumulo) è generalmente abbastanza elevato. Rappresenta quindi un investimento importante che, pur garantendo un recupero della spesa nel medio e lungo periodo, richiede un esborso iniziale importante.
Per questo, prima di procedere, è necessario conoscere le agevolazioni offerte dal governo per incentivare l’adozione di energie rinnovabili. L’accesso a questi bonus e sconti garantisce un risparmio iniziale che non può essere ignorato.
La manutenzione
Infine, prima di installare un impianto fotovoltaico nella propria casa è bene sapere che questo sistema richiede una manutenzione regolare per garantire efficienza nel tempo, tramite controlli periodici e pulizie annuali dei pannelli, soprattutto in aree con molta polvere, polline o smog.