Tutti pazzi per i musei di Spoleto, i numeri | Per la Rocca lavori per 4 milioni - Tuttoggi.info

Tutti pazzi per i musei di Spoleto, i numeri | Per la Rocca lavori per 4 milioni

Sara Fratepietro

Tutti pazzi per i musei di Spoleto, i numeri | Per la Rocca lavori per 4 milioni

Alla guida dell'Associazione Rocca nominato Salvatore Finocchi. Nuovi vertici nei musei, l'assessore Quaranta: "Stiamo mantenendo le promesse della campagna elettorale"
Gio, 17/03/2016 - 23:13

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Turismo a gonfie vele in città ed a risentirne positivamente sono i musei cittadini, sia quelli comunali che quelli statali. I dati relativi al triennio 2013 – 2015 sono significativi, ma ancor più lo sono quelli dei primi due mesi del 2016 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. A fornire i dati è stata questa mattina la dirigente comunale Stefania Nichinonni, durante la conferenza stampa che è servita ad illustrare la “rivoluzione” in corso nei musei statali dopo la riforma varata dal ministero dei Beni culturali ed attiva anche in città. All’appuntamento hanno preso parte anche l’assessore alla Cultura Gianni Quaranta, il direttore del polo museale dell’Umbria Marco Pierini, la direttrice del museo del Ducato Rosaria Mencarelli, quella del museo Archeologico Luana Cenciaioli ed il responsabile dell’ufficio eventi del Comune di Spoleto Sandro Frontalini. Ha fatto un’apparizione velocissima anche il sindaco Fabrizio Cardarelli, impegnato in alcune riunioni.

I numeri del primo bimestre 2016 – Analizzando i dati “nudi e crudi”, nei tre musei comunali (Casa Romana, Museo del tessuto e del costume, palazzo Collicola) ci sono stati nel primo bimestre di quest’anno 3.102 ingressi (di cui due terzi paganti) a fronte di 1.972 dell’anno scorso. La parte da leone la fa la Casa Romana (1.783 visitatori), seguita da palazzo Collicola (997) e museo del tessuto (322). L’aumento a gennaio e febbraio è stato quindi del 57%, con un +90% di paganti e un +5% di ticket gratuiti (va ricordato che i residenti a Spoleto entrano gratis nei musei comunali). Benissimo la Spoleto Card, che coinvolge 7 musei e 12 strutture ricettive: le card vendute nel 2012 sono state 6.151, per un totale di 19.858 ingressi nei musei, nel 2015 invece si è passati a 10.256 vendute per 32.960 ingressi nei musei. In sostanza chi acquista la Spoleto Card sceglie poi di visitare in media 3,2 musei cittadini tra quelli disponibili. A gennaio e febbraio 2016 sono state già vendute 1.062 Spoleto Card, con 3.718 accessi nei musei. Ma il dato più eclatante è quello del museo archeologico, con un aumento del 100% nel primo bimestre 2016: 2.503 accessi contro i 1.283 dell’anno scorso, con una crescita leggermente maggiore (ma non di molto) dei ticket gratuiti rispetto ai paganti).

I dati del triennio 2013-2015 – Prendendo invece in considerazione i dati relativi all’ultimo triennio, questa è la situazione. Al museo archeologico nel 2013 gli accessi sono stati 18.229, cresciuti l’anno scorso a 21.330 (anche se va detto che il boom c’è stato nel 2014: 23.072), con un +16%; poco meno della metà degli accessi sono gratuiti. Quanto al museo nazionale del Ducato longobardo, alla Rocca, l’aumento nel triennio è stato del 67%: 27.240 nel 2013, 40.196 (di cui 32.311 paganti) nel 2015. Alla Casa Romana l’aumento è stato del 12%: da 15.705 del 2013 a 18.962 dell’anno scorso. Più o meno stabile palazzo Collicola, con un +3%: da 7.953 a 8.207. Facendo un paragone con l’“era pre-Marziani”, però, cioè dal 2009, l’aumento è stato dell’82%. Infine il piccolo museo del tessuto, con un +31%: 1.218 gli accessi nel 2013, 1.601 nel 2015.

Nasce il polo museale regionale – L’integrazione tra i vari musei cittadini è stata elogiata dal direttore del polo museale dell’Umbria, l’organismo nato per volontà del Mibact e guidato da Marco Pierini, direttore anche della Galleria nazionale di Perugia. Che ha portato come esempio quanto si fa a Spoleto, sia all’interno della Rocca, che vede la coesistenza di vari enti, sia con la Spoleto Card, “che qui si vende il doppio rispetto a Perugia”. Il dottor Pierini ha illustrato dettagliatamente le novità nel panorama culturale nazionale ed umbro, con l’obiettivo di creare una rete non solo tra gli 8 musei statali della regione, ma anche con i 150 privati. “Ma per farcela bisogna stare bassi con gli obiettivi e pensare ai cittadini prima ancora che ai turisti”. Il direttore del polo museale regionale ha quindi annunciato che finalmente i musei più virtuosi verranno premiati: gli introiti infatti rimarranno al territorio, con il Mibact pronto a restituirli interamente. “Ci è voluto tanto tempo ma ci siamo riusciti”.

Finocchi guida l’Associazione Rocca – Le novità più importanti sono state illustrate sulla Rocca albornoziana. In primis mercoledì sera si è riunita l’Associazione Rocca (composta da Mibact, Regione e Comune), che ha nominato il proprio amministratore unico, scegliendo l’avvocato Salvatore Finocchi. Presidente, va detto, dell’associazione politico-culturale Rinnovamento di cui fa parte la maggioranza cittadina ed il sindaco Cardarelli in primis. L’ente in questione, comunque, continuerà ad avere la competenza soltanto sugli spazi comuni non inseriti nel museo del Ducato, nel Laboratorio di diagnostica e nella Scuola di restauro del libro.

Arrivano 4 milioni di euro – Al di là delle cariche, la cosa più importante è che sulla Rocca sono arrivati o stanno per arrivare investimenti per un totale di circa 4 milioni di euro. “A Pasqua – ha annunciato il funzionario comunale Frontalini – verrà inaugurata la nuova biglietteria, così chi salirà dagli ascensori potrà accedere direttamente al cortile delle Armi, trovandola alla base della torre maestra. I locali che finora ospitavano la biglietteria, invece, sarano adibiti a piccole sale conferenze, collegate audio-video con il sovrastante salone Antonini, finora sede museale. Le opere saranno spostate e il salone d’Onore e la Camera Pinta entreranno a far parte del museo del Ducato”. Gli interventi hanno avuto un costo di 490mila euro, grazie al Fondo sviluppo e coesione messo in campo dalla Regione. Lo stesso dal quale provengono i 2,3 milioni che serviranno (l’avvio dei lavori è imminente) al risanamento della cinta muraria, alla riapertura delle porte San Leonardo e Malborghetto, al consolidamento dei tetti ed alla sistemazione delle facciate delle Palazzine della Rocca, alla sistemazione dell’ingresso in piazza Campello, della strada di accesso e dei percorsi verdi interni. In arrivo, stando alle assicurazioni della Regione, ci sono almeno un altro milione di euro, per valorizzare l’allestimento interno del museo del Ducato, che inizia ad essere datato.

La Rocca riapre ai detenuti – Se presto si concretizzeranno vari interventi strutturali, la nuova direttrice del museo del Ducato sta già pensando invece ad iniziative culturali per rendere la fortezza più parte della città. E così sono previsti accordi con l’amministrazione penitenziaria per vari progetti che coinvolgano detenuti. In primis un grande evento culturale, a luglio. Ma anche collaborazioni con l’associazione Italia Langobardorum e con la Fondazione MAXXI e molto altro.

Museo Archeologico – Qualche novità è in arrivo anche per il museo di via Sant’Agata, che sembra piacere sempre più grazie anche agli ultimi ritrovamenti archeologici di piazza d’Armi, al centro di varie esposizioni. L’obiettivo è però quello, hanno spiegato Quaranta e Cenciaioli, di valorizzare anche il Teatro Romano. L’idea è quella di ospitarvi in estate una rassegna di film, ma anche di ospitare spettacoli, perché no pure saggi scolastici. Insomma, rendere vivo quello spazio usato soltanto durante il Festival dei Due Mondi. Per coinvolgere ancora di più la città, poi, è stato organizzato un ciclo di conferenze, fino al 25 maggio. Il prossimo appuntamento è il 13 aprile, alle 17, con la presentazione del libro di Alessandro Delpriori “La Scuola di Spoleto. Immagini dipinte e scolpite nel Trecento tra Valle Umbra e Valnerina”.

L’assessore Quaranta – Se il Comune, sindaco in primis nella sua fugace apparizione, ha voluto ringraziare gli altri enti coinvolti, Regione in particolar modo per i finanziamenti concessi, l’assessore alla cultura Gianni Quaranta ha sottolineato come la strada intrapresa sia quella giusta per valorizzare la città. L’assessore ha ricordato che “i finanziamenti arrivati per la Rocca sono stati il risultato dell’attività dell’ufficio eventi guidato da Frontalini, creato proprio con questo scopo”. Lanciando poi un politico messaggio eloquente. “Ciò che abbiamo presentato oggi ed i numeri degli accessi ai musei – ha detto Quaranta – sono il segno che questa amministrazione sta lavorando bene. Si sta indicando come strada maestra la strada della cultura sulla quale investire. Direi che questi sono anche i primi risultati rispetto anche ai programmi della campagna elettorale”.

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