Turismo, vicepresidente Paparelli alla Bit Milano per progetto “Le terre di Piero” - Tuttoggi.info

Turismo, vicepresidente Paparelli alla Bit Milano per progetto “Le terre di Piero”

Redazione

Turismo, vicepresidente Paparelli alla Bit Milano per progetto “Le terre di Piero”

Conferenza stampa per illustrare il progetto creato attorno a Piero della Francesca e alle sue opere
Gio, 11/02/2016 - 16:23

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Fare un bilancio del progetto turistico,  unico nel suo genere, creato attorno a Piero della Francesca e alle sue opere e gettare le basi per lo sviluppo dell’iniziativa rafforzando la sinergia tra le regioni Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche: questo l’obiettivo della conferenza stampa che si è tenuta stamani alla Bit di Milano, alla quale ha preso parte il vicepresidente  della Regione Umbria con delega al Turismo, Fabio Paparelli, insieme all’assessore al Turismo della Regione Emilia Romagna, Andrea Corsini, della Toscana, Stefano Ciuoffo e del vicepresidente del Consiglio regionale delle Marche, Renato Minardi.

In apertura dell’incontro la coordinatrice del progetto e presidente dell’Apt Servizi dell’Emilia Romagna, Livia Zanetti, ha ricordato che “sono ormai 26 le realtà imprenditoriali (consorzi, club di prodotto, singoli alberghi, agriturismi), selezionate secondo uno specifico disciplinare, che hanno aderito al progetto e hanno sviluppato pacchetti soggiorno interregionali sulle tracce del Maestro rinascimentale della prospettiva pittorica. Ben 34 le proposte di soggiorno presentate dal sito www.terredipiero.it, che non si rivolgono esclusivamente al turista amante della pittura, ma abbracciano anche altri interessi, come ad esempio la musica classica, l’enogastronomia e il trekking”.

   “La scommessa – ha sottolineato il vicepresidente Paparelli – è stata quella di abbattere i confini regionali con una proposta di vacanza unica, che offra una full immersion nei paesaggi, nelle Signorie, ma anche nei sapori tipici e nell’atmosfera rinascimentale vissuta da Piero della Francesca, uno degli assoluti vanti culturali dell’Italia nel Mondo”.

“Piero della Francesca – ha aggiunto –  ci offre l’opportunità di mettere in rete un patrimonio comune di esperienze interregionali che si sperimentano attraverso una nuova formula di pianificazione e azione comune. Elementi prodromici di quell’Italia di Mezzo di cui tanto si parla nei giornali, ma che si sperimenta nei fatti ancora troppo poco. E per questo motivo che il progetto assume un valore che va aldilà della mera promozione culturale e turistica. Anche Perugia nell’ultimo anno si è unita ai Comuni di Rimini, Arezzo, Monterchi, Sansepolcro e Urbino in questa rete istituzionale di luoghi che ospitano i capolavori del pittore per promuovere sinergicamente arte e territori. E’ un segnale importante dalla Regione Umbria che ha da sempre creduto a questa progettualità che si è distinta per innovazione e dinamicità”.

Proseguendo il vicepresidente Paparelli ha ricordato che i grandi capolavori del Maestro come il Polittico di Sant’Antonio” (in mostra alla Galleria Nazionale dell’Umbria a Perugia) il  “Sigismondo Pandolfo Malatesta in preghiera davanti a San Sigismondo” (custodito nel Tempio Malatestiano di Rimini), “la Flagellazione di Cristo” e “la Madonna di Senigallia” (esposte alla Galleria Nazionale delle Marche), “la Resurrezione”, “il Pollittico della Misericordia”, “San Giuliano” e “San Ludovico” (tutti e quattro custoditi nel Museo Civico di Sansepolcro), “la Madonna del Parto” (ospitata nell’omonimo museo a Monterchi), “la Leggenda della Vera Croce” e “la Maddalena” (esposte rispettivamente nella Basilica di San Francesco e nella Cattedrale ad Arezzo), “rappresentano un patrimonio incredibile di bellezza e di valori che stanno alla base della nostra cultura e che, grazie ad un’azione innovativa di promozione, possono essere valorizzati e fruiti dal grande pubblico offrendo, attraverso i canali più moderni ed attuali, un’esperienza ricca e indimenticabile come i luoghi che attraversa che in Umbria, oltre Perugia, sono i luoghi della Valtiberina, da Città di Castello con l’opportunutà di scoprire il grande Museo Burri, fino a Citerna con il Signorelli”.

“La promozione turistica e territoriale –afferma il vicepresidente Paparelli – sta vivendo una profonda trasformazione, e abbiamo tutti quanti bisogno di un confronto sui nostri rispettivi approcci e modelli operativi. L’auspicio è quello di abbandonare la cultura competitiva e iniziare, laddove è possibile, un approccio cooperativo che possa farci concorrere, con una dimensione congrua, sul mercato globale. L’Umbria è pronta a tutto ciò e sta facendo passi concreti anche nell’ottica di una nuova visione della promo-commercializzazione cercando di adeguarsi alle nuove esigenze di un turista che va alla ricerca di esperienze di viaggio sempre più autentiche e in linea con le proprie aspettative. Un turista che proprio nei territori di confine, ovvero a cavallo tra una regione ed un’altra, può godere di molte più opportunità. A tal proposito – conclude Paparelli – a seguito della conferenza stampa abbiamo convenuto con le altre tre regioni di mettere a punto ulteriori azioni comuni come quelle relative alla promo-commercializzazione, sui mercati esteri, dei prodotti turistici relativi ai cammini che assumono una valenza ancora più importante in questo anno giubilare”.

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