Quali sono i dati reali del Turismo a Città di Castello? Questo il senso dell’interrogazione presentata da Cesare Sassolini (Polo Tifernate) e Davide Pazzaglia (PdL) nell’ultima seduta del consiglio comunale tifernate.
Il documento è infatti nato da un articolo di un quotidiano locale che parlava di una flessione del turismo in Alto Tevere (-6%), a fronte dei dati positivi su Città di Castello diffusi dall’assessore tifernate Riccardo Carletti.
“Mi sorprendo che un consigliere navigato come Sassolini non abbia colto la differenza tra comprensorio altotiberino e capoluogo tifernate – ha detto Carletti – “Secondo le stime dell’Osservatorio regionale, l’unica fonte ufficiale in materia, come comprensorio dell’Alto Tevere registriamo un calo anche se Città di Castello, Citerna e Montone sono in controtendenza ed hanno indici positivi, specifica che dovrebbe conoscere perché pubblicata, su nostra richiesta, dalla stessa testata giornalistica. Siamo in grado ormai di comunicare il dato definitivo, migliorativo del 4,95% divulgato a suo tempo. Il 2015 per Città di Castello si chiude con un +5,16% di presenze. Il turismo cresce, a vantaggio soprattutto del settore alberghiero mentre l’extralberghiero soffre un po’”.
Ai dubbi di Sassolini e Pazzaglia sul decollo turistico del Comune “nonostante le molte vocazioni su cui fare leva”, Carletti ha risposto che “i numeri sono sul piatto, non derivano dal Comune e sono stati confermati anche da Federalberghi. Dimostrano che Città di Castello ha un flusso di visitatori in aumento e questa tendenza si consoliderà grazie alla valorizzazione del patrimonio artistico in corso e ai molti eventi di natura regionale e nazionale in programma”.