Il premier invita i turisti a prenotare in Italia, dall'Umbria la soddisfazione di Assisi
Arriva il green pass italiano, la cui istituzioni dal 15 maggio è stata annunciata martedì dal premier Mario Draghi al G20. Quel giorno scadrà (e non sarà rinnovata) l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che ha imposto la quarantena di 5 giorni per chi entra in Italia da un Paese dell’Ue, mentre per gli altri Paesi il termine è di 14 giorni. Dal 15 maggio chi entra in Italia (per lavoro, o turismo) potrà entrare e circolare liberamente se in possesso appunto della carta verde: una certificazione che dovrà attestare l’avvenuta vaccinazione (solo per Pfizer, Moderma, AstraZeneca e Johnson & Johnosn), l’effettuazione di un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti o l’avvenuta guarigione dal Covid da non più di sei mesi. Sono in pratica le stesse condizioni per gli spostamenti tra regioni previste dal decreto entrato in vigore il 26 aprile. A partire dalla seconda metà di giugno sarà pronto il Green pass europeo.
Draghi: “Turismo essenziale”
Nel suo intervento il premier ha sottolineato come il “Turismo è essenziale per la ripresa” e che per questo “continueremo a offrire aiuti“, fermo restando che “l’Italia pronta a ridare il benvenuto al mondo”. E pur sottolineando che “l’economia dopo la pandemia sarà diversa”, “non ho dubbi – ha detto – che il turismo si riprenderà e sarà più forte di prima, anche migliore. Nel frattempo continuiamo a fornire supporto economico concreto al settore e con il Pnrr lavoriamo per il futuro. Ma – ha concluso – è arrivato il momento di prenotare le vostre vacanze in Italia, e naturalmente non vediamo l’ora di riaccogliervi di nuovo“.
La soddisfazione da Assisi
E, da Assisi, città che vale il 25% del settore umbro del turismo, si alzano parole di soddisfazione. “Con queste decisioni – ha affermato il sindaco – si dà una leva importante per far ripartire il turismo e l’accoglienza. Assisi perciò saluta positivamente il piano del governo perché significa riaprire le porte ai turisti, quelle porte che da oltre un anno si sono chiuse a causa del Covid. Non c’è più tempo da perdere, le nostre attività alberghiere ed extralberghiere, come il settore della ristorazione, sono in ginocchio e se non si riprendono in fretta rischiamo la perdita di migliaia di posti di lavoro. Ben venga quindi il Green Pass nazionale per accogliere i turisti italiani in attesa poi di quelli stranieri. La nostra città attira da sola il 25 per cento del turismo del bacino regionale, con i suoi 5-6 milioni di turisti all’anno, è semplicemente la verità sostenere che se riparte Assisi riparte tutta l’Umbria”.